Ci sarebbe un “piano B” per quel che riguarda il futuro del porto di Imperia, che sarebbe differente rispetto al tentativo in corso di salvataggio della Spa. A svelarlo è il quotidiano La Repubblica che parla del possibile arrivo di un imprenditore che rileverebbe l’opera per portarla a compimento. Dietro a questo piano ci sarebbero gli antagonisti politici di Claudio Scajola. Il giornale diretto da Ezio Mauro fa riferimento all’ex parlamentare Eugenio Minasso e all’ex primo cittadino di Imperia Paolo Strescino. L’imprenditore in questione sarebbe Paolo Vitelli, neo Deputato della lista Monti, che si occupa già degli approdi turistici di Livorno, Varazze e Viareggio.
Una soluzione che però tecnicamente non sarebbe semplice, in quanto sia in caso di fallimento della Porto di Imperia Spa sia in caso di suo salvataggio, un eventuale ingresso di un nuovo gruppo imprenditoriale dovrebbe passare attraverso un bando di gara europeo e non pottrebbe essere diretto ed automatico. Come già ribadito, infatti, questo passaggio sarebbe necessario per entrare non solo nel capitale della Spa ma, secondo il Comune, anche nella sola Imperia Sviluppo.
A monte di tutto però La Repubblica fa riferimento ad una mossa politica, affermando che non sia un caso che i primi a muoversi siano stati proprio gli avversari dell’ex ministro, primo sostenitore del porto. L'approdo turistico impriese si troverebbe quindi ad essere al centro di una guerra politica.