Ore 12.40. Si è aperto il sipario sulla 63esima edizione del festival di Sanremo, dopo i saluti del sindaco della città dei fiori Maurizio Zoccarato, e quelli del direttore di Rai Uno Giancarlo Leone, ora tocca ai due conduttori della kermesse canora.
“Non so se avete sentito, si è dimesso il Papa e io propongo Fabio Fazio come camerlengo”: con una battuta sulle dimissioni del Papa Luciana Littizzetto apre ironicamente il suo intervento. Poi Fazio: “Il mio impegno è quello di portare la canzone al centro del Festival. Quest’anno sono in gara testi scritti da grandi artisti, in particolare un inedito di Luttazzi”. Per Fabio Fazio è il terzo festival da conduttore. Questa edizione lo vede però anche nel ruolo di direttore artistico. “Di uguale c’è l’entusiasmo, di diverso c’è che con l’età si impara a rivitalizzare tutto: allora pensavo che con Sanremo ci si giocasse la carriera, oggi so che è solo una tappa importante, Con gli anni ho imparato ha dare il giusto peso alle cose”. Sulla scelta della Littizzetto non ha dubbi: “Mi fa piacere che l’immagine femminile del festival sia Luciana. E’ un’assoluta novità”. Sulle canzoni: “Sarà la musica che abbiamo scelto con la commissione artistica e con il direttore musicale Mauro Pagani, una fotografia del momento musicale che stiamo vivendo con artisti e progetti che magari non si sono mai visti a Sanremo, ma che avranno certamente una vita anche il giorno dopo la fine del festival”. Musica nuova ma… “Speriamo di dare un senso di contemporaneità con i brani in gara, la tradizione (Al Bano, Cutugno, Ricchi e Poveri) rientra nell’aspetto festoso che si celebrerà il venerdì sera con Sanremo Story”. Un festival in pieno clima elettorale: “Staremo attenti come è giusto, però il festival non può essere impermeabile al clima del Paese”. Capitolo ascolti: “E’ passata un’era geologica, ogni anno è diverso dall’altro. L’importante è che questo festival sia divertente”.
Tra Fazio e la Littizzetto inizia il consueto battibecco: “Fabio è preciso è preciso, metodico, conterebbe anche i fiori sul palco. Fabio mi sposta come un pezzo di mobilio. Mi dice: ‘tu non sai cosa vuol dire fare Sanremo”… E che sarà mai? Sono otto anni che facciamo una trasmissione insieme, non è che adesso stiamo a fare i trapezisti”. La Littizzetto è serena: “Le mie ‘intemperanze’ saranno sparpagliate per tutta la durata della puntata. Anche se ho promesso al direttore di Rai Uno che farò la brava”. Unica preoccupazione, i tacchi: “devo portarli dalle nove a mezzanotte e mezza e io sono capace di cadere persino da seduta. Avevo chiesto una scala mobile o un tapis roulant, ma non c’è stato verso…”. "Credo che ci divertiremo, siamo anche due anziani...". Lei non si lascia sfuggire l'occasione per una battuta: "Lui è nato vecchio, hanno messo un fiocco grigio...", conclude tra le risate della sala stampa.