Un nostro lettore, l'Ing. Christian Rigardo, ci ha scritto in relazione alla richiesta di dimissioni dell'Assessore Amoretti, da parte di un ecologista imperiese:
Questa mattina, come solita abitudine, mi sono 'affacciato' sulla vostra redazione per verificare le notizie del giorno e sinceramente sono rimasto sconvolto da una in particolare. Sia chiaro, non per il fatto che voi l'abbiate evidenziata ma per i suoi contenuti. Avrei voluto riportare un commento ma non ho trovato il modo di farlo, forse per mia ignoranza personale o forse perché l'articolo non si presta a ricevere commenti per la configurazione della pagina web. L'articolo che voglio richiamare è 'Imperia: allarme per la condizione di torrenti e rii, un ecologista chiede le dimissioni dell'Ass. Amoretti'. Oggi ho 33 anni ma ricordo qualche anno fa, anche se ero più giovane e non mi affacciavo alla vita politica della città, un assessore ecologista della giunta Berio (sig.ra Badano) aveva messo dei pesanti e rilevanti paletti sulla pulizia degli alvei al punto tale da rendere impossibile la messa in atto di della pulizia. Dalle parole della signora si capiva, e senza tanta fatica, che era prioritario il salvataggio dell'habitat naturale delle papere a discapito di tutto il resto. Ricordo anche che in quello stesso periodo, a seguito di una alluvione che interesso l'intero nostro territorio, una esondazione del torrente Prino portò alla distruzione di un campeggio con la morte di una persona e proprio perché l'alveo non era stato pulito. Nel leggere le parole del sig. Franciosi si sono destate in me contemporaneamente due sensazioni contrapposte. Una prima sensazione di compiacimento in quanto dava voce anche ad un mio pensiero che da anni ribadisco ma senza alcun effetto. La seconda sensazione però è di disappunto perché parole tanto sagge devono rimanere tali e non entrare in un contesto politicizzato quando proprio una ecologista fu la prima a creare ostruzionismo nella messa in sicurezza degli alvei torrentizi. Prima di scendere in polemiche di tipo politico occorrerebbe che la corrente ecologista fosse quanto meno in accordo e quindi produrre in Comune una eventuale mozione da discutere in Consiglio ma non correre a richiedere la testa dell'ass. Amoretti in quanto la prima testa da chiedere allora non doveva essere la sua".














