ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Politica | 12 luglio 2011, 02:43

Sanremo: Zoccarato "Ricordiamoci che siamo pagati con soldi pubblici e siamo qui a tempo determinato"

A conclusione del consiglio comunale di Sanremo, che ha portato all'approvazione del bilancio di previsione, il sindaco ha analizzato l'attuale momento economico facendo anche riferimento alla situazione nazionale. "Bisogna guardare oltre ed essere propositivi" ha detto.

Il sindaco Maurizio Zoccarato

Il sindaco Maurizio Zoccarato

In chiusura di consiglio comunale il sindaco Maurizio Zoccarato ha preso la parola chiedendo di superare le barriere politiche, per guardare oltre in questo delicato momento economico. "In questi giorni abbiamo avuto dimostrazione di quello che dovrebbe essere il nostro Paese in un momento di grande difficoltà che riguarda tutta l'Europa e tanti Mercati - ha detto Zoccarato - E' nostro dovere salvaguardare l'economia, non solo delle aziende ma anche degli operai, artigiani, imprenditori, commercianti e chi lavora negli uffici pubblici. Quando si parla di bilancio si fanno battaglie politiche, io credo che in questo momento bisognerebbe guardare oltre per risolvere i problemi ed essere propositivi. E' vero che è difficile fare un bilancio completamente nuovo ed incidere sulle società partecipate. Io per primo ho chiesto a Claudio Borea di mettersi in prima persona per aiutarci nelle società partecipate, dove devono andare persone per bene e capaci, in grado di risolvere problemi. Questo Comune ha avuto per tani anni un bilancio drogato dai grandi incassi del casinò. Oggi la gente, che fatica ad arrivare a fine mese, è difficile credere che vada al casinò con la stessa facilità di un tempo".

Il sindaco entra poi nel merito delle strategie da attuare in futuro ed ha fatto accenno dell'azione del Governo nazionale. "Bisognerà lavorare per ridurre la spesa corrente e fare investimenti - ha detto Zoccarato - Anche se ha il nostro stesso colore politico, non abbiamo mai detto di essere contenti dell'azione di Governo verso gli enti locali. Quando si parla di ridurre i Parlamentari o eliminare le Province si assiste ad una tendenza bipartizan nel lavarsi le mani. Non siamo certamente contenti di essere obbligati ad introdurre l'Irpef, così come vorremmo una raccolta differenziata al 60%, risolvere i problemi dell'Aurelia Bis e dell'ospedale. Quello che voglio fare è un appello alla società, bisogna guardare al bene della nostra terra. Noi qui siamo dipendenti a tempo determinato, nessuno deve pensare di essere a tempo indeterminato, abbiamo una scadenza certa e siamo pagati dai cittadini per dare il massimo".

Federico Marchi

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