/ Eventi

Eventi | 09 marzo 2011, 07:21

Imperia: domani al Teatro Cavour la rappresentazione di Paolo Poli 'Il Mare'

Si tratta di storie quasi senza 'storia' che dipingono una realtà tragica come attraverso un sogno, una sorta di similitudine con il fantastico viaggio dantesco nell’aldilà.

Imperia: domani al Teatro Cavour la rappresentazione di Paolo Poli 'Il Mare'

Quarto appuntamento con la prosa, nell’ambito del prestigioso cartellone, sotto la direzione artistica di Maurizio Diazzi, della stagione 2010/2011 del Teatro Cavour. Domani alle va in scena 'Il Mare', rappresentazione in due tempi di Paolo Poli tratto dai racconti di Anna Maria Ortese, composti in un ampio arco temporale, circa cinquant’anni, e autentico specchio della complessa personalità dell’autrice.

Si tratta di storie quasi senza 'storia' che dipingono una realtà tragica come attraverso un sogno, una sorta di similitudine con il fantastico viaggio dantesco nell’aldilà. Volendo effettuare una rilettura odierna è possibile intuire la tenerezza del tasso o la cinematografica leggerezza dell’Ariosto. Gli avvenimenti narrati vengono visti attraverso il ricordo struggente: l’infanzia, infelice, ma luminosa, l’adolescenza insicura, ma traboccante, l’amore sfiorato ma  mai posseduto. Un turbinio di sentimenti che ricordano il dispettoso rifiuto di Kafka e le illuminazioni improvvise di Joyce. Tra citazioni colte e amare constatazioni, l’attore toscano, pungente e garbato,  racconta un’Italia che non c’è più e riflette su quello che rimane con il suo inconfondibile stile anticonformista. Poli ha definito Anna Maria Ortese la Karen Blixen italiana.

Il titolo dello spettacolo, “ Il Mare” nasce perché è semplice e perché in tutti i piccoli racconti prodotti dall’autrice nell’arco di tanti anni, dagli anni ‘20 agli anni ‘70, c’è il mare – come sostiene lo stesso Poli. Tra i tanti raccontini ne sono stati scelti 12, sei interpretati a monologo da Poli come fosse l’autrice stessa che racconta,  altri sei sceneggiati alternandoli alle canzonette, che sono anche una nota di forza, perché laddove la gente non sa nulla, con le canzonette, alcune belle e alcune mostruose, ne scaturisce un quadro di epoca., perché la noia è il nemico peggiore del teatro. Tra canzonette, figure, figurine Poli balla leggiadro sulle note dell’immancabile Perrotin dietro a un cappello di paglia da signora bene. Poliedrico e trasformista alterna i costumi sfavillanti di Santuzza Calì. Sullo sfondo le scene di Emanuele Luzzati giocano con la pittura del 900, e quattro boys ballerini si muovono sulle coreografie firmate dal Claudia Lawrence.

Con Paolo Poli, Marco Bassi, Fabrizio Casagrande, Alberto Gamberini, Giovanni Siniscalco, attori che da sempre lo accompagnano e danno vita, con lui, a un tipo di teatro personalissimo.

Carlo Alessi

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium