Eta Beta risponde - dice - "al simpatico 'Pico de Paperis', che giustamente ogni tanto interviene sui problemi del nostro bellissimo quanto sfortunato paese che è Ospedaletti".
"Mi auguro che l'anamnesi semaforica che allego non sia troppo noiosa, ma penso che chi vive la nostra realtà ne apprezzerà la precisione. Vorrei aggiungere: caro Pico, il nostro Sindaco è un furbacchione politico, bravissimo nell'indorare le pillole e nel dire ai cittadini quello che fa loro piacere e a lui comodo, la realtà è una cosa un po' diversa. Parafrasando Gertrude Stein Crespi direbbe 'a semaphore is a semaphore is a semaphore', quando al buon gusto basta guardarsi intorno per capire che la nostra Amministrazione pensa ad altro"
"Genialata 2 - Semaforite acuta
Ho atteso un po' di tempo dopo che l'Amministrazione ha portato a compimento il suo grandioso disegno semaforico da € 240.000,00, per esser certo di aver colto il coordinamento fra i tre semafori che cingono come una corona la centrale piazza Europa in uno spazio che non supera i cento metri, e fra questi e gli altri semafori ad Est e Ovest di questi. Malgrado una certa applicazione e sicuramente per mia manchevolezza non sono venuto a capo del disegno che certo alberga in menti superiori alla mia. Espongo così quello che mi sfugge nella speranza che qualcuno m'illumini:
1. Prima della cura i tre semafori che vanno da via Cav. Di Rodi a via De Medici, se li prendevi rossi potevano farti invecchiare nell'attesa, ma c'era anche la gioiosa possibilità di prenderli tutti al verde, quello era il tuo giorno fortunato. Oggi trovarli tutti verdi è praticamente impossibile, c'è invece la possibilità d'imbroccarne rossi uno, due o tutt'e tre. Si potrebbe studiare su queste opzioni una piccola lotteria per rimpinguare le casse del Comune. Nessuno capisce perchè ci si debba arrestare tre volte nell'arco di 100 metri e la cosa costringe alcuni a una scelta tra cadere in depressione o passare col rosso, dal momento che intorno non ci sono né pedoni né altri mezzi che attraversino la carreggiata.
2. Se per sventura arrivate da una delle vie laterali poco dopo il verde, non parliamo se il verde vi ha beffato scomparendo malignamente mentre sopraggiungevate, magari accelerando per non perdere l'occasione inusitata le soluzioni per la sopravvivenza sono le seguenti: o vi siete portati da casa una gamella per rifocillarvi senza rubare altro tempo al lavoro dopo questa sosta, oppure chiudete gli occhi e schiacciate un pisolino, a svegliarvi ci penserà una strombazzata di si si troverà alle vostre spalle. Un'alternativa sarebbe portarsi un fornelletto da campo per farsi cuocere una pasta tipo spaghettini, che hanno cottura breve.
3. Il semaforo pedonale. Quando hai già atteso abbastanza per le tue cellule malate il tuo occhio coglie un verde e la mano o il piede sta per affondare sull'acceleratore quanto cogli che il verde è a forma di ometto. A parte la discriminazione (non si potrebbe mettere anche qualche donnina?), quante persone, magari troppo anziane o troppo giovani per difetto d'esperienza o eccesso d'uso invalso, si vedono comunque scattare a un verde non scrutato con attenzione. Con le ressa che formicola a Ospedaletti perchè non evitare di bloccare mezzi a motore acceso per un verde pedonale quando non ci sono pedoni? Perchè non azionarlo soltanto a richiesta?
4. A maggior ragione la formula del semaforo a richiesta andrebbe applicata a quello esclusivamente pedonale posto all'inizio di via degli Ulivi. Dopo aver penato con tutti i rossi precedenti i poveri utenti spesso si devono fermare per rimirare il deserto, non essendovi pedoni vogliosi di attraversare.
5. Grida vendetta il doppio semaforo all'incrocio dell'Aurelia con via Sada arrivando da Sanremo; non serve a nulla e, se mai, rappresenta un pericolo. Perchè fermarsi a un semaforo quando sai che venti metri dopo, nascosto da una semicurva e senza che tra i due possa esserevi alcun tipo di intralcio né meccanico né umano ce n'è un altro ancora verde?
Se per caso dovete traversare il km. e mezzo semaforico di Ospedaletti e non siete nella vostra giornata fortunata potete rischiare come niente un attacco isterico, fate la prova e vedrete. Sursum corda.
Eta Beta".
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