“È stata un’idea di mio papà, una sera mentre guardavamo il video di una recita…subito non volevo, ma poi mi sono divertita”. Esordisce così ai nostri microfoni la piccola Rita Longordo, 9 anni venerdì, a poche ore dalla sua storica vittoria allo Zecchino d’Oro. E nelle sue prime parole nemmeno cita la vittoria, esempio del candore di chi davvero partecipa per piacere e non per spirito competitivo. Ma, alla fine, Rita è stata la più brava e si è portata a casa lo storico riconoscimento per i cantanti del futuro.
“Ho portato la canzone ‘Acca’, dedicata alla lettera che lasciamo sempre da sola, qualcuno dice che non è importante e invece è importantissima - ci racconta Rita - c’erano molti bambini bravi, ma credevo nella vittoria. Mi sono trovata bene davanti alle telecamere anche se all’inizio un po’ mi vergognavo, però poi mi è piaciuto”.
Ma cosa ascolta una vincitrice dello Zecchino d’Oro? “Quando non canto ascolto Cristina D’Avena - confida Rita - ma anche Laura Pausini”. E, famiglia esclusa, da chi sono arrivati i primi complimenti? “La prima è stata Claudia, la mia maestra di canto - dice Rita - tornerò a casa domani, forse ci sarà una sorpresa da parte dei miei amici”.
E cosa vuole fare da grande Rita? “La cantante, la maestra e la principessa” ci risponde con grande sicurezza, senza dimenticare un sogno nel cassetto: il Festival di Sanremo.
“È un sogno, iniziato quasi per gioco per metterla un po’ alla prova perché è una bambina molto timida, ma quando ha un microfono in mano parte, diversamente non ama mettersi in mostra. Adora cantare, canta da quando ha iniziato a parlare” ci racconta con grande emozione e orgoglio mamma Manuela. “Ora ci chiamano tutti da tutte le parti - aggiunge mamma Manuela - il 19 dicembre registreremo un videoclip, il 6 gennaio saremo con la Rai a Roma. Ora ci godiamo il momento, ma sempre senza sovraccaricarla perché non dobbiamo dimenticare che ha 9 anni”.