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Politica | 09 novembre 2019, 16:41

Sanremo, M5S: “Restiamo contrari al digestore che nasconde la settima discarica provinciale”

“Una decisione calata dall’alto, per tagliare fuori i cittadini e le esigenze di tutela della salute e dell’ambiente"

Sanremo, M5S: “Restiamo contrari al digestore che nasconde la settima discarica provinciale”

“Una decisione calata dall’alto, per tagliare fuori i cittadini e le esigenze di tutela della salute e dell’ambiente: dopo che per decenni il territorio dell’entroterra di Sanremo e Taggia è stato avvelenato dai rifiuti l’iter per imporre un biodigestore anaerobico di vecchia concezione, che di ‘bio’ ha poco, o nulla, sta arrivando a conclusione. E porterà nelle casse di chi andrà a costruirlo e gestire 300 milioni di euro dei cittadini imperiesi, con cifre folli sia per gli espropri, sia per la costruzione e ancora per il trattamento dei rifiuti, compresa la finestra in cui andranno trasferiti fuori provincia”. Ad affermarlo è il Movimento Cinque Stelle di Sanremo che continua: “Sia chiaro che il progetto di questo impianto prevede una nuova discarica di servizio realizzata nella parte posteriore adiacente all’impianto di trattamento e occuperà un’area di circa 37.500 mq; la capacità utile complessiva della discarica in progetto è di circa 730.000 metri cubi, necessari per l’abbancamento di circa 338.000 tonnellate di rifiuti (pari a 376.000 metri cubi di rifiuti compattati) oltre a 354.000 metri cubi di frazione organica stabilizzata e materiale (terra, ghiaia, pietrisco, ecc..) di ricoprimento.

Per abbancare queste ulteriori 338mila tonnellate di rifiuti, oltre alla riprofilatura del versante, si prevede la coltivazione della discarica mediante un riempimento per tutta la superficie fino a quota 241,50 metri ed una ulteriore colmata fino a quota 268 metri slm. Dove sarebbe l’attenzione all’ambiente?

Questo progetto viene collocato in un sito che ha caratteristiche ambientali e paesaggistiche non banali con presenza di residenze civili in numero significativo come si evince dalle foto riportate nello Studio di Impatto Ambientale allegato al progetto. Inoltre il sito scelto non è lontano dalla 6 discariche e nessuna delle quali è stata bonificata come invece prevederebbe la legge ed è perciò grave che non siano state valutate alternative. Perché non è stato valutato il parametro dell’impatto cumulativo con altre attività inquinanti esistenti, ovvero gli altri lotti di discarica adiacenti?

Perché poi un impianto così grande? Un impianto sovradimensionato indurrà all’importazione naturale di rifiuti anche da fuori provincia per poter restare in funzione. La Valutazione di Impatto Ambientale e le raccomandazioni formulate non sanano quella che è la scelta scellerata di sottoporre il nostro entroterra a un ennesimo scempio nell’indifferenza della politica locale che in tanti anni non ha voluto ascoltare le alternative più moderne proposte per l’abbattimento dei rifiuti e virare decisamente verso la strategia Rifiuti Zero e il compostaggio aerobico, che permette con piccoli impianti di produrre compost di qualità”.

C.S.

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