Sanremo: luglio da dimenticare, calo di oltre il 6% per le presenze. Di Michele (Federalberghi) "Siamo il fanalino di coda della Regione"

“Non vogliamo puntare il dito contro nessuno ma questo calo di presenze ci preoccupa molto”.

Silvio Di Michele, presidente di Federalberghi commenta così i dati negativi di Sanremo. La città dei fiori, a luglio, ha registrato un calo del 6,81% delle presenze ed un aumento del 3,26% degli arrivi. Percentuali che tradotte in cifre e sommate ai dati negativi dei mesi scorsi, sono un vero e proprio campanello d’allarme per chi fa turismo ed in particolare per gli albergatori.

“Se aumentano gli arrivi ma diminuiscono le presenze vuol dire che stiamo diventando una città dormitorio. - commenta Di Michele - Il problema deriva da una somma di più fattori. Stiamo pagando i problemi legati alla viabilità, alla raccolta differenziata, alle manifestazioni ed all’assenza di una programmazione turistica. Per non parlare dei collegamenti. Siamo difficili da raggiungere. I turisti che atterranno in un aeroporto internazionale come quello di Nizza devono prendere troppi mezzi per venire da noi. Poi ci sono i problemi con il Tenda che influisce su chi arriva da Cuneo e dal basso Piemonte, i nostri clienti storici. Come se non bastasse, c’è anche l’Autostrada, dove la gente ha paura di rimanere bloccata in coda e pertanto è scoraggiata dal venire a soggiornare da noi”.

Il dato di Sanremo è allarmante tanto per la città ma a maggior ragione se confrontato con le altre principali località costiere. “E’ vero - conferma De Micheli - Siamo il fanalino di coda a livello regionale. I dati di luglio parlano chiaro:  Santa Margherita Ligure +5,98%, La Spezia +8,04%, Alassio -2,67%, Diano +2.01%, Rapallo -0,69%. Questo solo per citarne alcune. Anche dove si è registrato un calo non ha raggiunto i livelli di Sanremo. Luglio è un mese cruciale, non possiamo pensare di permetterci di registrare un calo del genere in una città come la nostra. I politici non possono dire che va tutto bene di fronte a questi numeri. Arriviamo da mesi dove Sanremo, rispetto alla Liguria, è stata l’ultima città come crescita e presenze. Invece vicino a noi abbiamo Nizza che avrebbe potuto risentire ancora degli effetti del tragico attentato ed invece ha raggiunto il 90% di occupazione camere nelle strutture alberghiere”.

Che cosa manca a Sanremo per tornare ad essere un nome di richiamo? “Come dicevo è un insieme di fattori. Gli eventi in estate incidono molto. Comprendiamo che l’amministrazione non abbia risorse per organizzare grandi manifestazioni ma c’è da chiedersi se quanto fatto sia stato utile o di interesse per i turisti. - replica il rappresentante di Federalberghi - Aggiungiamoci poi che tante volte nemmeno i sanremesi erano a conoscenza degli eventi in programma figuriamoci le persone che arrivano da fuori città. Sanremo purtroppo è anche molto caotica ma soprattutto sporca. Chi viene in vacanza da noi, si trova a dover passeggiare la sera facendo lo slalom tra i sacchetti della spazzatura. A questo va aggiunta la massiccia presenza di venditori ambulanti abusivi che importunano la gente che passeggia quanto i clienti dei ristoranti. Tutto questo influisce sulla percezione della qualità della vacanza offerta da Sanremo. Pertanto la gente è portata a scegliere altri posti”.

Considerando questi dati ed il mese di agosto ormai terminato, cosa vi proponete di fare da adesso in avanti? “Serve programmazione. Il dato negativo di luglio dovrà necessariamente essere oggetto di attenzione e confronto anche con l’amministrazione comunale oltre che con le altre categorie legate al mondo del turismo. - conclude De Micheli - Per quanto riguarda agosto, non ho ancora i dati ma voglio sperare che sia positivo”.