Ventimiglia: il Vescovo, l'Imam e la chiesa valdese alla 'Giornata del Rifugiato' insieme nella preghiera

Si è svolto nel tardo pomeriggio, dopo il torneo di calcio, un momento di preghiera per la ‘Giornata del Rifugiato’, alla parrocchia di Sant’Antonio a Ventimiglia.

Il Vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo ha detto: “Sono contento di essere qui in questo bellissimo contesto di accoglienza e di comunione, in una giornata che deve essere prima di tutto di festa come buon auspicio per il futuro. Il mio messaggio è breve e si limita a riportare qui le parole del Papa di ieri, pronunciate a proposito di migranti e cioè che essi sono, e lo siamo tutti, prima di tutto persone e, aldilà della provenienza geografica da situazioni più o meno drammatiche in realtà quello che ci vede oggi insieme e proprio questa consapevolezza che non c'e alcuna differenza. Voglio commentare questo con un breve racconto molto significativo: un giorno un maestro ha chiesto ai suoi discepoli quale fosse il momento preciso in cui inizia la notte e finisce il giorno. Alcuni hanno provato a dare le più svariate risposte ma a un certo punto il maestro ha risposto: niente di tutto questo, il momento avviene quando guardando in faccia un altro uomo lo si chiama fratello".

Padre Jonathan, della chiesa Valdese di Sanremo: "Quando penso alla nostra situazione dico che siamo forse contesi tra la libertà, la dignità e la legalità. Ogni persona ha una dignità, una libertà che non può essere trasferita perché è inalienabile. Nessuno può toglierci questa posizione davanti a Dio. Devo dire che noi viviamo su un territorio governato da leggi che non sono sempre giuste però noi vogliamo rispettarle almeno fin tanto che queste non ledono i diritti inviolabili dell'uomo. Dobbiamo trovare un compromesso tra la terra che noi calpestiamo, e che amiamo perchè ci ha accolti, e la nostra dignità".

L’Imam della comunità islamica del comprensorio intemelio: "In questa occasione volevo ringraziare tutti quelli che hanno fatto nascere questa manifestazione. Voi fratelli musulmani che avete attraversato il mare sani e salvi mantenete le vostre tradizioni e che insieme al cristianesimo si possa andare  in una direzione di pace  perchè non ci deve essere nessun nemico nessuna guerra tra islam e cristianesimo ma tutti insieme amiamo questa terra per la pace nonostante la diversa religione".

Il Vicesindaco Sciandra ha poi letto, per chi non ce l'ha fatta ed è tragicamente morto per raggiungere l'Europa, la preghiera di Papa Francescom che ha recitato nei giorni scorsi a Lesbo. Dopo le dichiarazioni c’è stata la ‘preghiera silenziosa’.