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Eventi | 07 maggio 2013, 07:44

San Lorenzo al Mare: due Quartetti sabato e domenica scorsi sul palcoscenico dell'Albero

Teatro straripante in tutte e due le serate ed ecumenica soddisfazione per gli amanti del teatro e per quelli della musica.

San Lorenzo al Mare: due Quartetti sabato e domenica scorsi sul palcoscenico dell'Albero

Sabato e domenica scorsi la compagnia del Teatro dell'Albero ha portato in scena "Odi et Amo, l'amore al tempo degli dei" un gradevole divertissement  in cui i testi poetici più significativi della poesia classica, greca e latina  assumono una nuova luce e ci appaiono molto più prossimi alla nostra sensibilità moderna di quanto non credessimo ai tempi del liceo.

Loredana De Flaviis, Franco La Sacra, Nicoletta Napolitano, e Paolo Paolino interpretano con gusto le parole, i pensieri, la disperazione e il dolore che dal mondo classico risalgono fino a noi, innestati sulla drammaturgia di Michele Di Martino. A partire dai lirici greci Archiloco, Anacreonte e soprattutto Saffo, il quartetto dell'Albero percorre i numerosi aspetti dell'Amore e dell'Eros, secondo il repertorio canonico della poesia d'amore (incontri, abbandoni, gelosie, tradimenti), saldando l'esperienza dei greci ai Poetae Novi  tra cui spicca Catullo e i suoi mille basia, ma anche la sensualità di Properzio, l'ars amatoria di Ovidio e i toni sfumati di Tibullo con il suo mondo ideale fatto di desiderio di pace e di vita semplice e serena. Non mancano due escursioni nelle tragedie dell'amore insensato dell'Ippolito e della Medea di Euripide e nel canto virgiliano di Didone che si uccide per amore.

Ma l'elemento vitalizzante di tutta l'operazione è la presenza in scena del Quartetto '900, che contrappunta la lettura del quartetto recitante con un repertorio novecentesco pensato per creare gustose frizioni intellettuali. La scelta delle suggestioni musicali sorprende per l'arditezza di alcuni  accostamenti: Aznavour e Catullo, Chopin e il canto di Didone, Baglioni e il "passerotto" di Lesbia, grazie anche alla versatilità offerta dalla formazione strumentale del Quartetto '900.

Così se la fisarmonica di Gianni Martini permette di spaziare dal tango danzato alle raffinatezze sonore di Piazzolla e Galliano, se il clarinetto e il sax di Mirco Rebaudo ci immette nelle atmosfere jazzate di Gershwin, sostenuto dalla pulsazione ritmica del contrabbasso di Mauro Parrinello,  il pianoforte di Massimo Dal Prà unifica e potenzia l'ispirazione dei suoi compagni con tutta la flessibilità che serve, laddove l'espressione vocale e quella musicale assumono la medesima importanza. Quattro protagonisti assoluti per dialogare alla pari con gli attori dell'Albero. Su tutti la mano leggera ma ferma di Edoardo Siravo, interprete di spicco in teatro e al cinema, qui in funzione di regista che calibra gli effetti poetici e sonori in proficuo accordo e collaborazione con gli otto interpreti.

Teatro straripante in tutte e due le serate ed ecumenica soddisfazione per gli amanti del teatro e per quelli della musica.

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