L’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo chiude il 2025 con un bilancio definito “di straordinaria crescita” dai vertici dell’ente, che questa mattina hanno illustrato attività, numeri e nuove collaborazioni internazionali. Alla presentazione erano presenti il sindaco di Sanremo Alessandro Mager, il presidente dell’Istituto, generale Giorgio Battisti, e il segretario generale Gian Luca Beruto, a testimonianza di un rapporto sempre più stretto tra l’istituzione e la città.
Il 2025 è stato un anno caratterizzato da un’intensa attività formativa e da un consolidamento della rete globale dell’Istituto, che si conferma punto di riferimento nella promozione e nello sviluppo del diritto internazionale umanitario. Con oltre 65 corsi di alta specializzazione, l’IIDU ha formato 2.551 professionisti provenienti da 157 Paesi, un dato che rappresenta uno dei risultati più significativi degli ultimi anni.
Un anno di formazione, innovazione e cooperazione internazionale. Le attività del 2025 hanno spaziato dal diritto dei rifugiati alla protezione dei beni culturali nei conflitti armati, fino all’analisi giuridica delle operazioni internazionali. I programmi hanno integrato approcci multidisciplinari e contenuti aggiornati alle evoluzioni dei contesti globali, offrendo percorsi che combinano teoria e pratica e coinvolgendo un numero crescente di università, ONG e istituzioni internazionali.
Il presidente Giorgio Battisti ha sottolineato l’importanza di un impegno costante nella formazione delle nuove generazioni di esperti civili e militari, capaci di affrontare le sfide contemporanee con competenza e consapevolezza.
Tra gli appuntamenti di maggiore rilievo dell’anno figurano la IHL Competition for Military Academies, che ogni marzo riunisce a Sanremo le accademie militari di tutto il mondo, e la storica Sanremo Round Table, che da oltre cinquant’anni richiama giuristi, accademici ed esperti internazionali per discutere le sfide emergenti del diritto umanitario.
In occasione della Round Table 2025 si è lavorato anche all’aggiornamento del Sanremo Manual, pubblicato nel 1995 e riconosciuto come testo di riferimento internazionale sul diritto internazionale applicabile ai conflitti armati in mare. L’aggiornamento del Manuale, avviato nel 2019, sta raggiungendo le fasi conclusive e riflette le evoluzioni dei conflitti navali e delle operazioni marittime contemporanee.
A chiudere l’anno, il corso “Children and Armed Conflict”, dedicato alla protezione dei minori nelle aree di crisi e sviluppato in collaborazione con il network universitario UNETCHAC, ha segnato un ulteriore passo nell’impegno dell’Istituto verso i temi umanitari più urgenti.
Accordi internazionali con Arabia Saudita e Qatar. Il 2025 è stato caratterizzato anche da importanti accordi di cooperazione con le Commissioni Nazionali del Diritto Umanitario dell’Arabia Saudita – intesa siglata a Riad nel mese di maggio – e del Qatar, formalizzata a Sanremo il 14 novembre. Due accordi che testimoniano la crescente autorevolezza dell’Istituto sullo scenario internazionale e il suo ruolo di ponte tra culture e sistemi giuridici diversi.
Sanremo al centro: economia, cultura e identità. Nonostante la sua vocazione internazionale, l’Istituto continua a mantenere profonde radici nel Ponente ligure. Il sindaco Alessandro Mager ha ricordato come la presenza dell’Istituto rappresenti non solo un valore culturale, ma anche un importante motore economico per la città, con un costante flusso di professionisti e delegazioni provenienti da tutto il mondo che ogni anno animano strutture ricettive, servizi e attività commerciali.
Il segretario generale Gian Luca Beruto ha sottolineato la “sinergia unica” tra dimensione globale e identità locale, ricordando che Sanremo continua a essere “il cuore pulsante” di un’istituzione che da oltre mezzo secolo contribuisce alla diffusione dei principi umanitari fondamentali.
Una realtà internazionale radicata nel territorio. Concludendo il bilancio dell’anno, il generale Battisti ha ribadito che l’Istituto “continuerà a investire nella formazione di una comunità globale di esperti impegnati nella protezione delle persone colpite dai conflitti e dalle sfide umanitarie contemporanee”.
Un messaggio che conferma la centralità dell’IIDU nel panorama internazionale e il ruolo imprescindibile che Sanremo ricopre nel sostenerne la missione.


























