La polemica politica sul nuovo asilo nido nelle ex Caserme Revelli non si placa. Dopo la nota diffusa ieri dal sindaco Mario Conio, che aveva accusato l’opposizione di “disinformazione” e rivendicato la correttezza delle scelte della Giunta sulla perizia di variante e sul reperimento dei fondi, arriva la controreplica del consigliere di “Progettiamo il Futuro” Giuseppe Federico. L’esponente di minoranza contesta punto per punto le affermazioni del primo cittadino e rilancia interrogativi sulla mancata richiesta delle integrazioni ministeriali previste dal PNRR. Federico accusa la maggioranza di scarsa trasparenza, scelte tardive e utilizzo improprio di risorse comunali.
“Ogni volta che il sindaco Conio si trova in difficoltà ci accusa di fare disinformazione e creare confusione tra i cittadini, mentre la disinformazione emerge proprio dalle sue parole e dai suoi silenzi. Ieri, rispondendo al nostro comunicato, ha dato spiegazioni che non corrispondono al vero, e meritano delle precisazioni", scrive Federico. "Primo: il sindaco afferma che “sapevamo fin dal primo giorno di doverlo cofinanziare con risorse di bilancio. Non è vero! Gli atti comunali del 2023 (vedi DG 66 del 21/4/23) e le linee guida del PNRR dicono che i lavori di completamento dell’Asilo si effettuano “mediante copertura finanziaria da parte del Ministero competente a seguito di motivata richiesta…” e solo se la richiesta viene negata dal Ministero si attinge al bilancio comunale. Quindi andava fatta richiesta dei soldi al Ministero competente. Il Sindaco e la Giunta, invece, hanno deciso di usare soldi del nostro bilancio senza chiedere i fondi al Ministero. Il Sindaco faccia informazione e chiarisca ai cittadini se la richiesta di fondi al Ministero sia stata presentata o no, e se sia stata presentata e poi respinta".
Il testo prosegue: "Secondo: il sindaco afferma che ci sarà “un risparmio per le casse comunali”. Neanche questo è vero! Non c’è nessun risparmio per le casse comunali, visto che si è deciso di utilizzare 345.000 euro di fondi di bilancio; di solito quando si spendono soldi non previsti diventa difficile parlare di risparmio. Se invece intendeva riferirsi ai 760.000 euro che servivano per il completamento dei lavori dell’Asilo, quei fondi dovevano essere richiesti al Ministero; ma al Ministero non è stato neanche richiesto l’importo “ribassato” di 345.000 euro.”
“In assenza dei soldi del Ministero e con le tempistiche ristrette, si è dovuto correre ai ripari: prima di tutto ridurre l’importo da 760.000 a 345.000, e poi con delibera di Giunta andarli a prendere dai 380.000 disponibili nel bilancio comunale come avanzo di amministrazione vincolato", conclude Federico. "È evidente che sono stati sottratti 345.000 euro dal bilancio che avrebbero potuto finanziare, per esempio, investimenti per la messa in sicurezza e la manutenzione del territorio. Chiamare tutto questo 'un risparmio per le casse comunali' non solo è disinformazione, ma è addirittura un insulto all’intelligenza di chi legge. Se il sindaco, invece, avesse voluto veramente informare i cittadini, avrebbe dovuto dire che i lavori dell’Asilo hanno avuto ripetute interruzioni e sono in grave ritardo, che la struttura sta subendo pericolose infiltrazioni d’acqua, che non si è potuto richiedere i fondi al Ministero per non rischiare una sicura bocciatura, che per non perdere il finanziamento del PNRR si è dovuto intervenire approvando una variante d’opera che ha ridotto il progetto originario e che l’unica opzione rimasta sarebbe stata quella di prendere i soldi dal bilancio comunale. Direi che in tutto questo c’è incapacità amministrativa, poca trasparenza e sufficiente materiale per un esposto alla Corte dei Conti".














