"L’influenza è spesso una malattia lieve, ma può diventare pericolosa. La vaccinazione resta il modo migliore per prevenirla", afferma Marco Mela, direttore dell’Igiene pubblica di Asl 1 Imperiese, commentando l’andamento della campagna anti-influenzale nell’Imperiese. L’adesione è in forte crescita: sono state acquistate 43 mila dosi, superando le circa 40 mila somministrate nella scorsa stagione.
A trainare l’aumento sono soprattutto gli over 65, una fascia in cui raramente si supera il 50 percento di copertura. "Quest’anno – spiega Mela – si registra un incremento significativo, molti anziani si vaccinano per la prima volta e l’adesione non è mai stata così alta negli ultimi anni". La campagna, attiva fino al 31 gennaio, prevede la possibilità di prenotazione tramite CUP, medico di famiglia, pediatra o farmacia. Anche a livello regionale si osservano segnali positivi: in Liguria, dal 20 ottobre, sono state somministrate oltre 200.000 dosi, un dato superiore allo stesso periodo dell’anno precedente. Per la prima volta, inoltre, il vaccino è gratuito per tutte le fasce d’età.
Secondo la rete Respivirnet, dal 20 ottobre al 15 novembre in Liguria si stimano circa 30.000 casi di sindromi simil-influenzali: "Secondo le proiezioni attuali, il picco è atteso nel periodo natalizio. Poiché il vaccino richiede dieci giorni per produrre anticorpi, c’è ancora tempo per farlo", aggiunge Mela. Il direttore ricorda che "sebbene spesso si presenti in forma lieve, l’influenza può causare complicanze anche gravi: polmonite, encefalite, miocardite, fino al ricovero in terapia intensiva. Sono a rischio soprattutto gli anziani, i pazienti fragili e le donne in gravidanza, per cui il vaccino è consigliato in qualsiasi trimestre, a tutela della madre e del feto". Sono inoltre disponibili formulazioni specifiche per età, più potenziate per gli anziani. "Il vaccino è sicuro, efficace e gratuito. In passato si erano superate anche le 60.000 somministrazioni, ma poi l’interesse è calato. Quest’anno, però, la tendenza sembra essersi invertita", conclude Mela.














