In una Sanremo che cambia volto, lingua e abitudini, la Compagnia Stabile della Città di Sanremo continua, con tenacia e passione, il suo percorso teatrale e culturale, portando avanti una missione che va oltre il semplice spettacolo: custodire, tramandare e rendere viva l’identità sanremasca attraverso il teatro dialettale. Un impegno che nasce in un contesto non facile, in una città ormai multietnica, dove il dialetto si ascolta sempre più di rado, dove le tradizioni gastronomiche cedono il passo alle mode globali, e dove persino il canto popolare per strada è diventato un ricordo lontano. Eppure, proprio in questo scenario, la Compagnia non si arrende, anzi rilancia. "Le nostre non sono voci che gridano nel deserto", affermano con convinzione, perché quelle voci sanno ancora entrare nel cuore di chi desidera ritrovare brandelli delle proprie radici, ricucire un legame profondo con una storia e un modo di vivere che dà senso all’appartenenza.
Il teatro come ponte tra generazioni
La Compagnia Stabile è oggi l’unica realtà teatrale dialettale sanremasca attiva sul territorio. Un ruolo che comporta responsabilità, ma anche un grande orgoglio. Come un tempo facevano i nonni con i nipoti, gli attori diventano veicolo di tradizione, custodi – insieme agli autori – di un patrimonio culturale prezioso, che attraverso il palcoscenico continua a vivere e a parlare alle nuove generazioni. E i risultati non tardano ad arrivare. Teatri e piazze gremite, pubblico attento e partecipe, emozioni che si rinnovano ogni volta. Persino l’Ariston, simbolo della città, ha accolto le loro storie, vibrando insieme agli attori. «Siamo orgogliosi di vedere con quanta partecipazione la gente di Sanremo ci segue… e anche chi sanremasco non è», raccontano. Una delle più grandi sorprese è proprio la presenza dei giovani. Sempre più ragazzi si avvicinano alla Compagnia, non solo come spettatori, ma come veri protagonisti del lavoro teatrale. Perché di lavoro si tratta davvero: impegno, serietà, costanza, sacrificio, umiltà, anche quando sul palco si ride. Un segnale importante, che dimostra come la tradizione, se proposta con passione e autenticità, sappia ancora parlare ai cuori più giovani.
Con l’avvicinarsi del Natale, l’attività della Compagnia entra nel vivo. Diversi gli appuntamenti in programma, a partire dal primo, già molto atteso. Sabato prossimo alle 21, la Compagnia Stabile salirà sul palco del Teatro Parrocchiale di Arma di Taggia con la divertentissima commedia dialettale 'I Cum... prumesci spuuxi', tre atti di R. Garel per la traduzione, adattamento e regia di Anna Blangetti. Lo spettacolo partecipa alla Rassegna “Angelo Lo Faro”, una manifestazione provinciale di grande valore, dedicata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale locale. Una rassegna resa possibile anche grazie alla sensibilità delle amministrazioni e all’impegno degli organizzatori. Un ringraziamento particolare va al Maestro Angelo Cirimele, anima dell’iniziativa, e a Don Alessio Antonelli per la calorosa ospitalità.
La Compagnia non dimentica chi, da sempre, la sostiene: il pubblico, prima di tutto, ma anche chi contribuisce a diffondere le attività attraverso stampa, televisione, radio e il più autentico dei mezzi: la pubblicità “viva-voce”, “da purta a purtun, da ciapetu a ciapetu”. E il grazie finale arriva sincero, semplice, profondo: "Grazie, grazie a tutti di cuore. Grassie, grassie a tüti, de cö. Bona a tüti! Il teatro dialettale sanremasco continua a vivere".


















