Taggia, Cascino attende risposte alle tre interrogazioni: "Chiarezza sulla pratica edilizia in Via Levà"

Dopo il botta e risposta in Consiglio comunale, il consigliere Gabriele Cascino torna a chiedere chiarezza sulla pratica edilizia legata a un intervento in via Levà. Lo fa attraverso tre interrogazioni urgenti presentate all'assessore Laura Cane in aula durante la seduta dello scorso giovedì e sulle quali, come ha dichiarato pubblicamente sia in Consiglio che fuori dalla sala consiliare, attende risposte scritte già entro la giornata di oggi.

“Entro domani (oggi per chi legge) attendo risposta scritta alle tre interrogazioni urgenti presentate in consiglio giovedì scorso. E nel prossimo Consiglio comunale chiederò, inoltre, all’assessore Laura Cane di conoscere le intenzioni dell’amministrazione sulla pratica viziata”, afferma l’esponente di “Progettiamo il Futuro”, lanciando di fatto un ultimatum all’amministrazione.

Le tre interrogazioni ruotano intorno ad aspetti tecnici e amministrativi della stessa pratica edilizia. Nella prima interrogazione, il consigliere Gabriele Cascino chiede chiarimenti in merito al mancato versamento, nei termini previsti, di una rata dovuta dalla società CGM nell’ambito della pratica edilizia in oggetto. In particolare, il consigliere domanda "se l’amministrazione – attraverso l’ufficio competente, il responsabile del procedimento e gli organi preposti – sia a conoscenza delle motivazioni, di fatto e di diritto, che hanno determinato tale omissione". 

Chiede inoltre di sapere "se vi sia stata un’attività di controllo da parte dell’ente, quali siano le eventuali responsabilità in caso di mancato monitoraggio e se l’importo non versato sia stato comunque iscritto nei residui attivi o tra i crediti dell’amministrazione nei quasi due anni di ritardo". Infine, Cascino sollecita l’amministrazione a fornire "indicazioni precise sull’eventuale applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente, chiedendo se siano state quantificate, richieste, contestate e, in caso contrario, quali siano le intenzioni dell’ufficio competente".

Nella seconda interrogazione, Cascino chiede all’amministrazione di chiarire per quale motivo "non sia stata stipulata una convenzione urbanistica, come previsto dalla legge regionale 49/2009, nell’ambito della pratica edilizia in questione". In particolare, sollecita l’assessore competente "a indicare le motivazioni di fatto e di diritto che hanno giustificato questa deroga", chiedendo inoltre che "vengano specificati i riferimenti normativi e gli eventuali atti comunali che abbiano consentito di non procedere alla stipula di tale convenzione".

Nella terza interrogazione, il consigliere Cascino chiede chiarimenti in merito allo svolgimento dell’attività professionale di architetto da parte del sindaco Mario Conio, almeno con riferimento alla pratica edilizia oggetto del dibattito. In particolare, domanda all’assessore competente di specificare quali siano le motivazioni, "in fatto e in diritto, che abbiano consentito tale attività nonostante i vincoli normativi che ne vieterebbero l’esercizio all’interno del Comune". Inoltre, chiede di conoscere quali decisioni "siano state eventualmente adottate dagli uffici, dagli organi competenti e dai responsabili del procedimento", e – qualora non vi siano stati provvedimenti – di spiegare le ragioni dell’inerzia amministrativa.

Nelle prossime ore si capirà se l’amministrazione risponderà formalmente alle interrogazioni e come evolverà la vicenda, che continua ad alimentare il confronto politico tra maggioranza e opposizione.