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Attualità | 03 luglio 2025, 19:45

Inchiesta tangenti all’Ufficio Immigrazione di Imperia: dissequestrati i beni di Oksana Rainisio, respinta l’istanza di Svetlana Ignatova

Novità importanti nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte tangenti legate al rilascio dei permessi di soggiorno presso gli Uffici Immigrazione di Imperia e Sanremo

Inchiesta tangenti all’Ufficio Immigrazione di Imperia: dissequestrati i beni di Oksana Rainisio, respinta l’istanza di Svetlana Ignatova

Novità importanti nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte tangenti legate al rilascio dei permessi di soggiorno presso gli Uffici Immigrazione di Imperia e Sanremo. Il Tribunale del Riesame di Imperia ha emesso una doppia ordinanza che definisce l’esito dei ricorsi presentati da due delle persone indagate: Oksana Rainisio e Svetlana Ignatova.

Accolta l’istanza di dissequestro presentata dal legale di Oksana Rainisio, avvocato Cristin Urbini. La donna, titolare dell’agenzia “Studio Oksa” in via Martiri della Libertà 143 a Sanremo, si era vista sequestrare i locali nell’ambito dell’inchiesta. Il Tribunale ha riconosciuto un vizio procedurale nel provvedimento di sequestro emesso il 10 giugno 2025 e ha disposto la revoca del sequestro stesso. Le motivazioni saranno depositate entro trenta giorni.

Diversa la posizione di Svetlana Ignatova, difesa dall’avvocato Andrea Artioli. Secondo l’accusa, la donna avrebbe avuto un ruolo attivo nella segnalazione delle pratiche da trattare con urgenza presso gli uffici pubblici. Nel corso della perquisizione, erano stati trovati contanti nella sua disponibilità, per i quali aveva chiesto il dissequestro. Il Riesame ha respinto integralmente l’istanza, confermando il sequestro probatorio e condannando Ignatova al pagamento delle spese del procedimento.

L’indagine, condotta dalla Procura di Imperia, coinvolge complessivamente cinque persone e ruota attorno a ipotesi di corruzione per la gestione delle pratiche di soggiorno per stranieri. I due procedimenti decisi oggi segnano un passaggio significativo nel quadro dell’inchiesta, che aveva già portato a due arresti e al sequestro di ingenti somme in contanti.

Mentre la posizione di Rainisio esce in parte rafforzata dal pronunciamento del Tribunale, per Ignatova si aggrava il quadro indiziario, con la conferma del sequestro e l’aggiunta delle spese processuali. L’inchiesta resta aperta e prosegue su più fronti, anche in relazione ad altri possibili soggetti coinvolti nella presunta rete corruttiva.

Andrea Musacchio

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