Un messaggio chiaro e deciso quello lanciato questa mattina dagli studenti dell'Istituto Colombo di Sanremo, che hanno scioperato per dire no all'immagine negativa venutasi a creare negli ultimi giorni. Con cartelloni esposti fuori dall’istituto su cui si leggeva "Il vero volto del Colombo", "Siamo studenti, non stereotipi" e "La nostra scuola forma cittadini, non delinquenti", i ragazzi hanno voluto prendere le distanze da alcune generalizzazioni su spaccio e furti che, a loro dire, non rappresentano la realtà della scuola.
Lo sciopero, durato per la prima ora di lezione, ha visto una partecipazione compatta degli studenti, che successivamente sono rientrati nelle classi per proseguire regolarmente la giornata scolastica. L’iniziativa non è stata solo una forma di protesta, ma un gesto simbolico per ribadire il loro impegno a difendere la dignità e il valore dell’istituto, spesso messo in discussione dalle recenti cronache.
Negli ultimi giorni, infatti, l’Istituto Colombo è finito sotto i riflettori per una serie di episodi che hanno sollevato polemiche e preoccupazioni: furti, segnalazioni di spaccio di droghe leggere nei bagni e una situazione definita di “degrado educativo”, con studenti che giocano a pallone in aula o disturbano il regolare svolgimento delle lezioni.
Gli studenti, però, hanno voluto fare una distinzione netta: “Non siamo delinquenti, ma persone che vogliono crescere e imparare”, è il messaggio che hanno cercato di veicolare attraverso i cartelloni e la manifestazione pacifica. La protesta nasce dal timore che le azioni di pochi possano macchiare la reputazione di un’intera comunità scolastica, fatta invece di ragazzi impegnati e desiderosi di costruirsi un futuro.
La manifestazione ha ottenuto il sostegno di diversi docenti, che hanno riconosciuto il valore del gesto e l’importanza di ascoltare le istanze degli studenti. L'obiettivo degli studenti è chiaro: non negare i problemi, ma evitare che l’intero istituto venga etichettato per episodi isolati. “Siamo qui per imparare, per diventare cittadini responsabili”, ribadiscono i ragazzi, decisi a tutelare l’immagine della loro scuola e a lavorare insieme per migliorarla.



























