L’ennesimo episodio di violenza avvenuto nella notte tra sabato e ieri nella Pigna a Sanremo ha riacceso, con forza, il tema della sicurezza nel cuore del centro storico di Sanremo. La maxi rissa tra salita San Giuseppe e via Palma, che secondo i racconti dei residenti avrebbe visto un giovane pestato a sangue, è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che da anni segnano questa zona. E ora chi vive nella Pigna chiede più attenzione e più controlli.
Una richiesta che si fa sempre più urgente e che accomuna, per dinamiche e timori, anche un’altra area critica della città: quella di via Pietro Calvi, in zona San Siro. Proprio qui, nelle scorse settimane, la situazione era sfociata in gravi episodi di violenza e microcriminalità, tanto da spingere il Questore e il Comune ad avviare un tavolo tecnico di sicurezza. Un lavoro che ha portato all’aumento dei controlli interforze nelle zone più a rischio.
“È vero, controlli ogni tanto ne vediamo — raccontano i residenti della Pigna — ma non basta. L’altra notte eravamo in lacrime, abbiamo chiamato la polizia, ma ormai viviamo nella paura. E non è solo questione di risse: sappiamo che ci sono zone dove si spaccia, dove si delinque, e in certi periodi ci sono stati anche furti. Chiediamo che la Questura si interessi fortemente a questa zona, come già fatto per altre parti della città”. Il timore è che si possano verificare episodi ancora più gravi. “Qui ci sono ragazze che lavorano di notte, che rientrano a casa tardi. Chi ci garantisce che non possano accadere episodi anche di violenza di genere? Non possiamo vivere con l’ansia ogni volta che torniamo a casa o facciamo una passeggiata”.
Gli interventi delle forze dell’ordine, coordinate dal Questore Valerio Massimo Romeo, avevano già prodotto alcuni risultati positivi nelle settimane passate, tanto da portare lo stesso a congratularsi con gli agenti per il lavoro svolto. Eppure, che sia la Pigna o via Pietro Calvi, il sentimento dei residenti è lo stesso: per vivere davvero tranquilli, serve ancora molto. “Non possiamo continuare a vivere così, chiediamo un impegno costante e che anche qui venga portato avanti un vero piano di sicurezza — terminano i residenti — perché la Pigna merita di essere un quartiere vivo, non un luogo da cui avere paura di passare”.














