Oggi, 10 dicembre 2025, a Nuova Delhi, il Comitato intergovernativo dell’Unesco ha approvato l’iscrizione della candidatura “Cucina italiana fra sostenibilità e diversità bio-culturale”, segnando una svolta storica: per la prima volta non viene premiata una singola pratica, ma l’intero sistema culinario di un Paese, espressione di identità, biodiversità e sostenibilità. Grande l’emozione tra i membri della delegazione italiana, guidata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha accolto l’annuncio con un lungo applauso. Un riconoscimento che consacra definitivamente la cucina italiana come patrimonio culturale universale, fondato su saperi antichi, produzioni di qualità e un legame profondo con i territori.
A sottolineare l’importanza del traguardo è Enrico Lupi, presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria: “Una conquista attesa, ma tutt’altro che scontata. È la certificazione internazionale di ciò che l’Italia custodisce e la Liguria incarna: un patrimonio vivo, autentico, costruito da mani competenti e imprese che non hanno mai smesso di credere nella qualità”. Al centro di questo racconto identitario, secondo Lupi, c’è anche l’olio ligure, definito “il nostro oro giallo, simbolo identitario e narratore silenzioso della nostra storia”. Un prodotto che diventa emblema della capacità del territorio di trasformare tradizione e innovazione in valore economico e culturale. Viene inoltre riconosciuto il ruolo strategico della Camera di Commercio Riviere di Liguria nella promozione delle eccellenze locali: “Olioliva e Oliovia – Frantoio delle Idee rappresentano i due pilastri portanti di questa azione, insieme agli Expo e alle numerose attività sinergiche tra pubblico e privato che portano le nostre imprese oltre i confini nazionali”, ha ricordato Lupi.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto al professor Pier Luigi Petrillo, ordinario di Diritto pubblico comparato all’Università Unitelma Sapienza di Roma e Direttore della Cattedra Unesco sul patrimonio culturale, che ha curato l’intero dossier della candidatura. Un riconoscimento che celebra la cucina italiana non solo come eccellenza gastronomica, ma come espressione viva di cultura, lavoro e identità, alimentata ogni giorno da ristoratori, produttori e artigiani che trasformano la tradizione in futuro.














