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Attualità | 08 maggio 2025, 18:10

Habemus Papam: fumata bianca dalla Cappella Sistina, il nuovo Pontefice è stato eletto ed è festa in piazza San Pietro

Alle 18.08, come era nelle previsioni di stamattina, il comignolo ha visto uscire la fumata tanto attesa

Il popolo cristiano ha un nuovo Papa. La conferma è arrivata poco dopo le 18, con la fumata bianca dal comignolo della Cappella Sistina. Ora, nella festa di piazza San Pietro, l'attesa è per conoscere il nome del nuovo Pontefice che verrà comunicato tra poco con l'uscita del Papa tanto atteso dopo la scomparsa di Francesco.

In tantissimi, di fronte a San Pietro, hanno festeggiato la conferma del nuovo Papa con la tanto attesa fumata bianca. Bandiere da tutto il mondo sventolano ed applaudono alla notizia che conferma come, dopo Papa Francesco, la chiesa cattolica ha ora un nuovo Pontefice.

Anche nella Diocesi di Ventimiglia-Sanremo le campane delle chiese hanno suonato a festa dopo l'ufficialità della notizia arrivata da Roma.

AGGIORNAMENTO DELLE 19.39: il nuovo Papa è lo statunitense Robert Francis Prevost , che ha scelto il nome di Leone XIV in qualità di 267° pontefice della storia. Papa Leone è il primo americano, anche se ha origini italiane, francesi e spagnole. Le sue prime parole sono stati “La pace sia con tutti voi”.

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost è considerato come un papabile 'di compromesso', tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti. La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell'Ordine di Sant'Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri). I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981. Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia. All’età di 27 anni, Prevost approda a Roma, inviato dall'Ordine per studiare Diritto Canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino. Il 19 giugno 1982 ricevere l'ordinazione sacerdotale, due anni dopo consegue la Licenza. 

Subito viene inviato a lavorare nella missione di Chulucanas, a Piura, in Perù (1985-1986). Mentre perfeziona gli studi solidifica la sua presenza nello Stato del Sudamerica: nel 1988 approda alla missione di Trujillo come direttore del progetto di formazione comune degli aspiranti agostiniani dei Vicariati di Chulucanas, Iquitos e Apurímac. Lì è stato priore di comunità (1988-1992), direttore della formazione (1988-1998) e insegnante dei professi (1992-1998). Nell'Arcidiocesi di Trujillo è stato vicario giudiziario (1989-1998), professore di Diritto Canonico, Patristica e Morale nel Seminario Maggiore "San Carlos e San Marcelo". Buona parte del suo cursus honorum è però legato anche al suo Paese, gli Stati Uniti. Nel 1987 viene eletto direttore delle vocazioni e direttore delle missioni della Provincia Agostiniana “Madre del Buon Consiglio” di Olympia Fields, Illinois. Facendo un salto in avanti negli anni, tornato dal Perù, nel 1999 è eletto priore provinciale della Provincia “Madre del Buon Consiglio” (Chicago). Dopo due anni e mezzo, il Capitolo generale ordinario lo ha eletto priore generale, ministero che l'Ordine gli ha nuovamente affidato nel Capitolo generale ordinario del 2007.

Dal marzo del 2018 al 2023 è stato secondo vicepresidente del Conferenza episcopale peruviana. Papa Francesco lo aveva nominato membro della Congregazione per il Clero nel 2019 e membro della Congregazione per i Vescovi nel 2020. Nel 2023 arriva una nuova chiamata a Roma, da parte di Papa Francesco: Prevost è presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina e prefetto del Dicastero per i Vescovi. L’incarico è molto importante, perché prevede la nomina dei vescovi in tutto il mondo. Il 30 settembre 2023 Francesco lo ha creato cardinale. Guardando ai punti cardine del pontificato di Papa Francesco, Robert Prevost ne ha sempre condiviso l’approccio a temi come la lotta al cambiamento climatico e all’attenzione verso i migranti. Simile anche l’atteggiamento in generale di vicinanza ai fedeli, senza quindi elevarsi al di sopra di loro, specie con riguardo ai più sfortunati, e un carattere discreto e riservato. Prevost è invece più cauto per quanto riguarda le leggere aperture di Bergoglio verso la comunità Lgbtqia+.

Con l’elezione di Robert Francis Prevost - ha commentato il presidente della Regione Liguria Bucci a nome della Giunta regionale - inizia un nuovo capitolo nella millenaria storia della Chiesa, dopo il pontificato di Jorge Mario Bergoglio. In un momento di grande complessità a livello internazionale come quello che stiamo vivendo, guardiamo con profonda fiducia al Santo Padre e alla centralità spirituale e morale che la sua figura è chiamata a ricoprire. Siamo certi che il nuovo pontefice saprà essere, come sempre, non solo guida, punto di riferimento ed esempio per i fedeli in Liguria e nel resto del mondo, ma che anche saprà parlare ed essere fonte di ispirazione per tutta la società, in quanto testimone dei valori del cristianesimo, che rimangono elementi fondativi della nostra cultura occidentale. La comunità ligure sarà pronta ad accoglierlo se e quando il neoletto Santo Padre deciderà di visitarla. Lo aspettiamo”.

(Le immagini sono tratte da Vatican Media)

Carlo Alessi

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