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Eventi | 30 aprile 2025, 07:05

Sanremo, i Martedì Letterari accolgono Stéphanie Hochet: al Casinò con il giovane Shakespeare (Foto)

La scrittrice francese ha presentato il suo romanzo in un incontro tutto al femminile moderato da Marzia Taruffi, con l'intervento della professoressa Francesca Rotta Gentile e la partecipazione della professoressa Sara Di Vittori

Si è concluso questo pomeriggio, al Teatro dell'Opera del Casinò di Sanremo, l'incontro con Stéphanie Hochet, protagonista di un nuovo appuntamento dei Martedì Letterari curati da Marzia Taruffi. La scrittrice francese ha presentato il suo romanzo William (Voland), tradotto da Roberto Lana, in un incontro tutto al femminile moderato da Marzia Taruffi, con l'intervento della professoressa Francesca Rotta Gentile e la partecipazione della professoressa Sara Di Vittori.

Il pubblico, accorso numeroso, ha seguito con interesse il racconto di un'opera che esplora uno dei grandi misteri della vita di William Shakespeare: gli "anni perduti" tra il 1585 e il 1592, un periodo oscuro durante il quale si persero le sue tracce ufficiali. Stéphanie Hochet ha immaginato quegli anni come una straordinaria avventura letteraria, dipingendo un giovane Shakespeare inquieto, soffocato dalle responsabilità familiari e assetato di libertà, capace di abbandonare tutto per inseguire il sogno di diventare attore.

Nel romanzo, il futuro genio del teatro inglese incontra figure chiave come Richard Burbage e l'affascinante Christopher Marlowe, in un’Inghilterra piegata dalla peste ma viva di fermenti culturali. Temi come l’ambiguità di genere, il conflitto generazionale, il desiderio di fuga e perfino il pensiero del suicidio vengono affrontati con una delicatezza e un'intensità che intrecciano la vita di Shakespeare con quella dell'autrice stessa.

Stéphanie Hochet, nata a Parigi nel 1975, è una delle voci più affermate della narrativa francese contemporanea, vincitrice di prestigiosi riconoscimenti come il Prix Lilas e il Prix Printemps du roman. Autrice di undici romanzi e collaboratrice di importanti testate come "Libération" e "Le Jeudi", Hochet si è confermata anche oggi una narratrice capace di emozionare e far riflettere, raccontando non solo un frammento della vita del Bardo, ma anche un pezzo della propria storia.

Andrea Musacchio

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