Dolceacqua celebra l'80° anniversario della Liberazione. Alla presenza di numerosi cittadini e di autorità civili e militari, oggi, si è svolta la tradizionale cerimonia in occasione della ricorrenza del 25 aprile.
Dopo la deposizione delle corone d’alloro ai monumenti, portate dai ragazzi delle scuole, accompagnata dagli inni eseguiti dalla banda cittadina, la cerimonia è proseguita con gli interventi istituzionali. Ha iniziato il sindaco Fulvio Gazzola, che ha scelto di concentrare il proprio discorso su due temi fondamentali: il significato delle corone d’alloro, simbolo di rispetto, memoria e riconoscenza verso chi ha lottato per la libertà, e l’importanza di celebrare il passato per non ripetere gli errori già accaduti. "Ricordare è un atto di responsabilità perché la memoria è la base su cui costruire un futuro migliore, consapevole e giusto" - ha detto il sindaco Fulvio Gazzola che ha concluso il suo discorso citando Papa Francesco: "La pace è artigianale, si costruisce ogni giorno con il lavoro delle mani, con l'intelligenza e con l'amore".
A seguire, è intervenuto il giovane Daniele Foti, che ha parlato del significato della Resistenza come atto d’amore per la Patria e per la libertà sottolineando come dalla lotta partigiana sia nata una Costituzione profondamente antifascista. "Sta a noi custodirla, ogni giorno, con partecipazione, consapevolezza e coraggio” – ha sottolineato Daniele Fotti chiudendo il suo pensiero con le parole di Piero Calamandrei: "La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare".
Dopo la benedizione del parroco di Dolceacqua, don Pietro, la manifestazione si è conclusa sulle note di "Bella Ciao" suonate dalla banda cittadina.