Egregio Direttore, con questo commento si chiude la finestra sul destino di una infrastruttura che ha contribuito a rendere interessante la storia del trasporto pubblico a Sanremo, quando ancora non si parlava di mezzi ecologici, silenziosi e non inquinanti!
E' con disappunto che leggo l'iter che ha portato alla dismissione di una linea filoviaria che serviva un importante tratto della nostra costa, da Taggia a Ventimiglia e che sembra qualcuno non vedesse l'ora di distruggere, quasi sadicamente, lasciando in circolazione autobus inquinanti, sporchi e anche rumorosi! Proprio una bella scelta della quale qualcuno pare compiacersi, che dovrebbe essere motivo di unanime disapprovazione da parte di tutti coloro che hanno viaggiato per anni sui mezzi Stel.
Il ‘materiale da museo’ è il cervello sono tutti coloro che nulla hanno fatto per la manutenzione della linea filoviaria e adesso, alla faccia della tanto sbandierata ‘ecologia’ si fanno belli perché sono riusciti ad eliminare una modalità di trasporto pubblico che più ecologico non avrebbe potuto essere!
Ciò che sarà destinato ad essere ‘un ricordo’ è l'insipienza e l'assoluta incapacità di valutare ciò che avrebbe potuto essere ripristinato e valorizzato a vantaggio del servizio pubblico di trasporto che da tempo ormai non brilla per efficienza, comodità e igiene.
Nessun compiacimento per questo smantellamento perseguito con una caparbietà che avrebbe dovuto essere indirizzata in ben altra direzione, ovvero quella della manutenzione prima e quella del ripristino poi!
Siamo in tempo di elezioni e il voto dei cittadini potrebbe essere influenzato da certe scelte impopolari che qualcuno, sbagliando, si illude possano essere condivise dalla cittadinanza!
Temo che molti non abbiano compreso che questo smantellamento potrebbe influenzare non poco il voto di numerosi elettori, ma si possa trasformare in un boomerang che faccia cadere non solo i pali, ma anche qualche speranza mal riposta sull'esito del voto.
Teresa Barazzetti".














