Rivolta degli amministratori locali del Golfo dianese contro il Cpr, il centro di permanenza e rimpatrio per i migranti, fortemente voluto dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che, tra le ipotesi, potrebbe essere realizzato nell’ex Caserma Camandone di Diano Castello.
“Ribadendo di non aver avuto alcuna comunicazione ufficiale sull'allestimento di un Cpr a Diano Castello", ha esordito il sindaco di Diano Marina Za Garibaldi “sarebbe una bomba a orologeria sul territorio dianese, che ha una presenza annuale di un milione e 300 mila euro di turisti ".
Romano Damonte, sindaco di Diano Castello ha aggiunto: “Ipotesi scellerata, caserma oggi di proprietà di Cassa depositi e prestiti, potrebbe essere trasformato in campo base per la Protezione civile, non essendoci investitori al momento”.
“È un problema che riguarda il territorio, la lettera è stata sottoscritta da tutti”, ha detto il sindaco di Cervo Lina Cha.
Valerio Urso sindaco di San Bartolomeo al Mare: “Da qualche giorno circola questa voce, siamo in grado di sopportare quelli che potrebbero essere profili di emergenza e sicurezza che comportano questi che sono centri di segregazione ?”
Sullo stessa linea il sindaco di Diano Arentino Paolo Sciandino.
Oltre alla lettera inviata al ministro Piantedosi e al prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo gli amministratori locali hanno fatto un appello ai parlamentari del territorio.