Non decolla in provincia di Imperia la campagna di vaccinazione contro il covid-19 attraverso il 'Nuvaxovid', il vaccino proteico della 'Novavax'. Dal 1 marzo - giorno di avvio della somministrazione - a ieri, nonostante gli sforzi profusi dai sanitari e dagli operatori di Asl 1, sono soltanto 115 i cittadini che hanno aderito a questo tipo di campagna vaccinale.
Le dosi vengono iniettate soltanto negli hub direttamente gestiti dalla Asl, cioè al Palasalute di Imperia e al centro 'Falcone' a Bigauda nel comune di Camporosso. Questo tipo di vaccino si differenzia dagli altri a mRNA, 'Pfizer' e 'Moderna', per il meccanismo d’azione, ma non per l’efficacia che, in base agli studi disponibili, sarebbe molto alta. Un'arma importante quindi nella lotta alla pandemia che avrebbe dovuto convincere gli indecisi, i più riluttanti e scettici, ma che almeno sino ad oggi, non ha trovato particolare adesione.
Nella nostra provincia c'è ancora il 20% della popolazione che ha scelto di non vaccinarsi contro il covid-19. Da settimane, infatti, la percentuale di vaccinati non riesce a superare quota 80%, nonostante obblighi, green pass e chiari esempi di quanto sia importante per reggere l’urto del virus.
Tra i tre distretti della nostra provincia, quello di Imperia è sempre davanti agli altri , ma l’aumento dei vaccinati è nuovamente minimo. Rispetto alla settimana scorsa, si è attestato all’80,47% per i vaccinati over 12 (+0,11%). Poi troviamo Sanremo che, seppur molto vicina all’80%, è ora al 79,68% (+0,1%). Infine il ventimigliese è sempre molto più staccato al 76,87%, lo 0,14 in più.














