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Politica | 20 dicembre 2021, 11:38

Variante Omicron e nuove misure del governo: Toti boccia il tampone per vaccinati nei ristoranti e cinema "Uno sforzo francamente inutile"

"Dobbiamo andare in senso opposto, quello di garantire libera circolazione e libero accesso a tutte le persone vaccinate agli eventi con cui il Paese sta ripartendo, il tampone è utile, ma non può sostituire il vaccino"

Variante Omicron e nuove misure del governo: Toti boccia il tampone per vaccinati nei ristoranti e cinema "Uno sforzo francamente inutile"

“Credo che il tampone sui vaccinati, soprattutto sui richiamati con la terza dose sia uno sforzo francamente inutile, noi dobbiamo andare in senso opposto, quello di garantire libera circolazione e libero accesso a tutte le persone con due e con tre vaccini agli eventi con cui il Paese sta ripartendo. Il tampone è un metodo di screening molto utile, non può essere sostituito ai vaccini, né si può dare in questo senso dei segnali ambigui”. Lo ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti questa mattina, a margine del convegno dedicato all’arrivo dei fondi per il Pnrr in Liguria. Toti ha commentato quelle che potrebbero essere le misure che il governo che sta valutando per contrastare il contagio in aumento a causa della variante Omicron. La Liguria da oggi è in zona gialla, ma per il presidente della Regione non bisogna farsi prendere dal panico.

Il contagio, secondo Toti potrebbe scendere durante le festività natalizie, grazie alla chiusura delle scuole: “Sicuramente la chiusura delle scuole pensiamo possa aiutare - ha dichiarato - dal momento che il maggior veicolo di circolazione sono i minori non ancora vaccinati, la campagna di vaccinazione è partita solo pochi giorni fa. La zona gialla vuol dire che ci vuole attenzione e prudenza, senza farsi prendere da paura e terrore ingiustificato. I numeri ci dicono che per ogni contagiato sono molti meno quelli che vanno in ospedale, grazie ai vaccini, addirittura due terzi in meno”.
A preoccupare soprattutto è la crescita del numero dei ricoverati negli ospedali: “La situazione ospedaliera è sicuramente seria, ma non certamente drammatica come l’abbiamo conosciuta, abbiamo spazio di crescita importante, la nostra sanità sta liberando risorse cercando di sottrarne il meno possibile al sistema, quindi prudenza, attenzione e grande osservazione dei numeri e dei dati per prendere misure eventualmente in tempo, ma nulla che mi faccia presagire un Natale particolarmente drammatico”.

Sulla possibilità di introdurre l’obbligo di tampone anche per i vaccinati: “Credo che il tampone sui vaccinati, soprattutto sui richiamati con la terza dose sia uno sforzo francamente inutile, noi dobbiamo andare in senso opposto, quello di garantire libera circolazione e libero accesso a tutte le persone con due e con tre vaccini agli eventi con cui il Paese sta ripartendo. Il tampone è un metodo di screening molto utile, non può essere sostituito ai vaccini, né si può dare in questo senso dei segnali ambigui”.

Il contagio in Liguria circola maggiormente nell’imperiese: “E’ indubbiamente la Francia a trascinare Imperia e Imperia a trascinare la Liguria in zona gialla. Le percentuali dell’estremo ponente sono addirittura triple rispetto alle percentuali delle altre province, e questo evidentemente a ragione dell’interscambio con la Francia, che è potente in quelle zone”. Sulle nuove misure: Si può andare dall’obbligo vaccinale alla diminuzione dei tempi per la terza dose, a un ulteriore distinguo tra terze e seconde dosi, le seconde stanno proteggendo moltissimo dall’ospedalizzazione, tenete presente che ogni 100 contagiati nella nostra regione andavano in ospedale 21 persone, oggi ne vanno 7, due terzi in meno di quanto fosse nel passato. La terza dose sembra proteggere anche dall’infezione Omicron con maggiore incisività, quindi se il governo volesse a partire da gennaio potremmo introdurre un ulteriore obiettivo, che è quello di distinguere le seconde e le terze dosi”.

Sulle possibili nuove misure è intervenuto anche il sottosegretario alla salute Andrea Costa: “Attendiamo per la giornata di oggi qualche evidenza scientifica in più in merito alla variante Omicron, questo è il dato importante, giovedì ci sarà la cabina di regia e valuteremo, ma io credo che oggi nel nostro Paese ci sono già misure importanti, rispetto ad altri paesi abbiamo sostanzialmente anticipato una serie di scelte, sicuramente faremo una valutazione sulla durata del tampone, questo è un tema all’ordine del giorno. Per ulteriori restrizioni valuteremo se ci sarà necessità di estendere l’obbligo per altre categorie, questa è una riflessione che sicuramente faremo, ma attendiamo i dati e le evidenze. Credo che l’importante sia proseguire rapidamente sulle terze dosi, perché le prime evidenze ci dicono che con la terza dose, anche nei confronti della variante Omicron la difesa immunitaria è buona e ci permette di affrontare questo periodo”.

Le ulteriori restrizioni non rischiano di essere controproducenti sulla campagna vaccinale? “Valuteremo, ma il quadro è in continua evoluzione, sicuramente Omicron ha introdotto elementi nuovi, diversi, che ci dovranno far riflettere. Dobbiamo comunque mettere in evidenza ancora una volta che i dati del nostro Paese, rispetto agli altri paesi europei sono più confortanti, questo non vuol dire che siamo fuori dalla pandemia, ma che dobbiamo proseguire con il massimo rispetto delle regole che abbiamo introdotto, accelerando la terza dose, e anche sotto questo aspetto i dati sono molto positivi, siamo tornati a somministrare oltre 500mila dosi al giorno, un ritmo molto importante che ci permette nell’arco di due mesi di completare il ciclo. Dobbiamo guardare anche con positività al quadro del nostro Paese”.

Tra le misure che potrebbero essere introdotte c’è anche la possibile riduzione della durata del green pass a sei mesi e non più a nove: “Questa è una valutazione in corso, anche alla luce della variante Omicron. In questo caso credo che la politica debba semplicemente attendere con grande fiducia le evidenze scientifiche, dopodiché se sarà messo in evidenza che sarà opportuno ridurre la durata del green pass credo che da parte del governo ci dovrà essere la massima disponibilità”. Costa infine interviene sulla stabilizzazione dei sanitari precari assunti durante l’emergenza: “Sarà in finanziaria, verranno stabilizzati tutti coloro che sono stati assunti, dobbiamo valutare ancora con precisione i numeri, ma la volontà del governo è questa, così come aver inserito i 90 milioni per dare una risposta al personale impegnato durante l’emergenza. Questa è una misura che parte come straordinaria, ma diventerà ordinaria, sarà stabilizzata, quindi ogni anno ci saranno queste risorse”.

Francesco Li Noce

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