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Politica | 17 novembre 2021, 17:25

Sanremo: sale francesi parzialmente chiuse al Casinò, Cgil, Cisl e Snalc tornano sulle motivazioni dello sciopero

"La nostra non è stata un’azione decisa per ottenere qualcosa, ma una reazione ad una decisione del Cda che consideriamo poco ponderata e presa senza tenere conto di certe controindicazioni che solo gli addetti ai lavori possono realisticamente valutare”.

Sanremo: sale francesi parzialmente chiuse al Casinò, Cgil, Cisl e Snalc tornano sulle motivazioni dello sciopero

Domani si svolgono due importanti riunioni per il futuro del Casinò di Sanremo e i sindacati che hanno confermato ieri lo sciopero (Slc Cgil, Fisascat Cisl e Snalc-Cisal) tornano sull’argomento per spiegare nuovamente le ragioni dell’astensione dal lavoro in atto.

“Lo dobbiamo alla città di Sanremo ed a tutti coloro che – dicono i tre sindacati - non conoscendo come funziona una casa da gioco, pensano ancora che il personale difenda privilegi e benefici di vario genere. La nostra non è stata un’azione decisa per ottenere qualcosa, ma una reazione ad una decisione del Cda che consideriamo poco ponderata e presa senza tenere conto  di certe controindicazioni che solo gli addetti ai lavori possono realisticamente valutare”.

Le tre organizzazioni sindacali evitano descrizioni eccessivamente tecniche della loro decisione: “Ma dobbiamo segnalare che le roulette francesi e le cosiddette fair-roulette sono per loro natura destinate a giocatori di diversa tipologia. Chiudere le roulette francesi senza operare alcuni cambiamenti e senza riorganizzare l’offerta di gioco significa perdere una tipologia di clientela di alto livello acquisita nel tempo con grandi sacrifici e grande professionalità. Nel momento di difficoltà che viviamo questa prospettiva è inaccettabile. Per poter offrire un’alternativa accettabile all’attuale offerta di gioco è indispensabile disporre del tempo necessario per preparare il personale ed i giocatori interessati”.

“Questo chiediamo con tanta buona volontà – terminano i tre sindacati – ovvero che si discuta, si rifletta e si trovi il sistema di affrontare questo delicato momento riducendo i disagi e le eventuali perdite al minimo. Un Cda caparbiamente ancorato su posizioni unilaterali, non sufficientemente ponderate e condivise, danneggia la città, il Casinò e tutto l’indotto”.

Carlo Alessi

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