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Attualità | 19 giugno 2021, 12:00

Imperia, il Comune investe 150 mila euro per riportare all'antico splendore le fontane e giochi d'acqua a Villa Grock

I lavori sono stati affidati alla società veneziana ‘Ecosistem S.a.s.’ e riguarderanno la Peschiera, la fontana dell'Arancio e quella denominata "Per Aspera ad Astra": i tre simboli magici creati dal più grande clown della storia

Imperia, il Comune investe 150 mila euro per riportare all'antico splendore le fontane e giochi d'acqua a Villa Grock

150 mila euro è il valore degli interventi finanziati dal Comune per la ricostruzione degli impianti delle fontane storiche e giochi d’acqua di Villa Grock. Come da indicazione dell'Amministrazione comunale e considerata l'urgenza di procedere è stata avviata trattativa diretta sul MePA, la piattaforma digitale della pubblica amministrazione, con l'operatore economico 'Ecosistem S.a.s.' con sede a Cavallini Treporti  in provincia di Venezia, “che risulta aver eseguito, è riportato nella determina dei lavori pubblici, pregresse prestazioni in modo ineccepibile”.

In seguito alla trattativa diretta questa società che, entro il termine fissato ossia l’otto giugno scorso, ha offerto un ribasso percentuale del 6,9% sul valore stimato dei lavori, rendendosi immediatamente disponibile all'esecuzione degli stessi per un importo complessivo di 133 mila e 700,91 euro, iva esclusa.

“Il prezzo offerto risulta essere competitivo, è riportato negli atti della procedura, rispetto alla media dei prezzi praticati nel settore di mercato di riferimento”. Il Comune infatti, ha approvato il progetto di ricostruzione delle storiche fontane che comprendeva la relazione storica, la relazione descrittiva dei lavori nonché gli interventi da realizzare sulla 'Fontana dell’arancio', quella denominata 'Per Aspera ad Astra' e la 'Peschiera'.

Nel novembre del 2019 il consiglio comunale approvò la proposta di prendere in gestione Villa Grock per i prossimi 12 anni, con il suo inserimento nella rete museale cittadina. Il progetto approvato prevedeva l’impegno, da parte della Provincia, ad oggi ente gestore della storica dimora, a mettere a disposizione del comune l’immobile mediante la sottoscrizione di un contratto di locazione di 12 anni (6+6) fissato in 20 mila euro annui. Obiettivo del sindaco Scajola, e dell’intera amministrazione con in testa l'assessore alla Cultura Marcella Roggero, è quello infatti di riqualificare totalmente la residenza del più grande clown della storia che decise nel 1930 di fissare la propria residenza sulle colline di Oneglia.

Da qui la necessità di investire somme per ripristinare i giochi d’acqua e luci. Gli interventi al momento riguardano le tre fontane principali. La 'Peschiera', con al centro un'isoletta sormontata da un tempietto esotico con colonne a fuso raggiungibile attraverso un ponticello sorretto da un arco a sesto ribassato, era ed è l’attrazione principale della villa, molto amata dai bambini. Il colpo d'occhio è davvero caratteristico e trasporta immediatamente i visitatori in una magica atmosfera tra il clownesco e il fiabesco. Secondo l’impostazione originaria della villa la sera la luce dei lampioni, riflettendosi nell’acqua, creava un’illusione tale da portare a credere che sulla superficie della struttura giocassero dei misteriosi artisti circensi.

“Per Aspera ad Astra”, invece è uno dei simboli principali che Grock ha voluto imprimere nella sua costruzione. La frase è scritta all’interno della nicchia che custodisce la fontana e racchiude tutto il senso del clown, colui che, alla pari dei bambini, dei poeti e degli angeli, attraverso lo sguardo perennemente stupito sulla realtà, riesce a compiere ogni giorno il  viaggio umano che ognuno di noi compie nel corso della vita 'dalle asperità agli astri'.

La 'Fontana dell’arancio' invece, si chiama così per via della somiglianza con un grande agrume diviso a spicchi e adagiato sul terreno. Grock amava infatti stupire i propri ospiti con spettacoli e giochi di ogni sorta e i giochi d’acqua che ricreava con le diverse fontane del parco erano una delle sue attività preferite. La struttura ha un corona in cima da cui partiva una grande spruzzo il quale ricadeva ad ombrello e scivolava nei tasconi posti lungo i fascioni di pietra creando a loro volta “salti” e piccole cascate. In salita poi, grazie ad un anello forato all’interno, partivano degli spruzzi che creavano un suggestivo movimento di ‘sali e scendi’. All’interno poi, al centro c’era un ulteriore piccolo getto che zampillava.

Angela Panzera

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