Scatta oggi anche nella nostra provincia la possibilità per i ristoranti di accogliere i clienti nei luoghi ‘al chiuso’ e, quindi, chi fino a ieri non ha potuto aprire i locali perché sprovvisto di dehors, potrà farlo. Chi, invece, aveva pochi posti all’esterno, da oggi potrà tornare a lavorare normalmente, pur rispettando una serie di regole.
I clienti dovranno tenere la mascherina indossata ogni volta che non si sta seduti al tavolo. Bisognerà averla quando si va alla cassa oppure in toilette. Per quanto riguarda il consumo al bancone, deve essere indossata sempre, tranne nei momenti in cui si beve o mangia. La normativa prevede che il personale dei locali deve sempre indossare la mascherina oltre ad avere una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti, prima di ogni servizio.
Sarà importante la separazione dei tavoli, per assicurare un metro di distanza negli ambienti al chiuso, che può diventare di due, se lo scenario epidemiologico è a rischio. Anche all’aperto rimane la separazione di un metro. Anche al bancone vale la stessa regola del distanziamento di un metro e, nei locali che non hanno posti a sedere, l’ingresso dovrà essere limitato a seconda dei luoghi per assicurare il distanziamento.
Viene incoraggiata la consultazione dei menù con soluzioni digitali, oppure plastificati da disinfettare a ogni oppure di carta, ma da gettare ogni volta. Da oggi è possibile organizzare buffet ma con la somministrazione del personale, con l’obbligo del distanziamento e l’uso della mascherina. Se si opta per il self-service, bisognerà proporre esclusivamente prodotti confezionati in monodose.
Uno dei locali di piazza Bresca, ‘Chicco & Rosa’, è stato tra i più ‘toccati’ dal divieto di servire all’interno. Soddisfazione è stata ovviamente espressa dal titolare, Chicco Patrone: “Poter lavorare all’interno, per molte attività è finalmente la possibilità di lavorare in modo serio, perché solo con l’esterno non è certo sufficiente”. Quali sono state le perdite per chi non ha avuto un dehors? “Sono devastanti, calcolabili nell’80% degli incassi”. A Sanremo e in tutta la provincia arriva la possibilità di allargare gli spazi all’aperto: “Qualunque cosa venga data è importante, ma deve essere letto e recepito dalla clientela non come un ‘liberi tutti’ perché è importante che si faccia attenzione. Capisco l’euforia dopo mesi di restrizioni per vivere normalmente, ma c’è anche un discorso collettivo perché non siamo ancora usciti dalla problematica Covid. Bisogna stare attenti, perché molto spesso quando si pensa che tutto sia finito, ci si ritrova in mezzo al problema. Se prima c’erano le responsabilità organizzative delle istituzioni, ma oggi tutto è organizziamo e se ci infiliamo nei ‘casini’, la colpa è solo nostra”.
Novità anche per il coprifuoco che, da lunedì prossimo verrà spostato a mezzanotte e, il 21 giugno sarà abolito. Per le zone gialle (ci auguriamo che la nostra, come plausibile sia bianca da lunedì) il 15 torneranno i matrimoni, potranno aprire i parchi tematici e i congressi. Il 1° luglio ripartiranno le piscine al chiuso, le sale giochi, i centri benessere, i centri termali e gli eventi sportivi al chiuso. In zona bianca, invece, le riaperture vengono tutte anticipate.



















