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Eventi | 04 dicembre 2020, 09:03

Da 'Amico Libro' di Bordighera: domani il firmacopie del ventimigliese Arturo Viale

Il nuovo romanzo dello scrittore ventimigliese che tratta il tema dei rapporti fra la provincia di Imperia e la vicina Provenza rappresenta una originale idea regalo per le prossime festività.

Da 'Amico Libro' di Bordighera: domani il firmacopie del ventimigliese Arturo Viale

In attesa di uscire dalla fase di emergenza dovuta alla Pandemia, proseguono le iniziative letterarie della libreria Amico Libro di Bordighera con il firmacopie dello scrittore Arturo Viale. Il firmacopie si volgerà in libreria in tutta sicurezza e nel rispetto delle normative anti Covid-19, domani dalle 10 alle 12.30 e dalle 15,30 alle 18,30. I lettori avranno così l’opportunità di avere una copia firmata dall’autore del nuovo libro “La Merica, non c’era ancora”.  

Il nuovo romanzo dello scrittore ventimigliese che tratta il tema dei rapporti fra la provincia di Imperia e la vicina Provenza rappresenta una originale idea regalo per le prossime festività. 

Al centro del racconto Biot, un piccolo borgo francese nell’entroterra della Costa Azzurra, con pochi abitanti, ma con numerosi turisti, soprattutto italiani, che affollano vicoli e piazze, negozietti e gallerie d’arte e i tavolini dei bistrot. Ambientate in questo villaggio, che un tempo apparteneva all’Italia, l’autore rivela, in sospeso fra il vero e il fantastico, storie nascoste di migrazioni, di famiglie che scappando da Oneglia cercavano l’America nella vicina Costa Azzurra. Grazie ad una narrazione sempre piacevole e scorrevole queste storie diventano un appassionante racconto della famiglia Aurigo, che dal 1400 arriva fino ai giorni nostri.

“Ci saranno più giare di Biotto in terra che stelle nel cielo. Non ti faremo un monumento, tu non sei mai stato per queste cose. Ma parleremo di te, Luca Aurigo, come di una semenza, di una scintilla, di un esempio, fintanto che generazione dopo generazione ci sarà, con orgoglio, uno dei nostri.” “La gente di Oneglia era finita qui perché l’America non c’era ancora. Conoscevano la fame, la miseria, i soprusi, la fatica che forse in giuste dosi fanno crescere e muovere gli uomini; avevano la forza per cercare di migliorare, ma l’America, l’Australia, non c’erano ancora. Fu la fortuna per questa gente, altrimenti avrebbero traversato anche l’Oceano". 

Arturo Viale è nato a Ventimiglia nel 1952 da padre indigeno e madre lombarda che si erano accasati nel 1950 sulle rovine della guerra. Ha lavorato in Banca con soddisfazione nella zona tra Imperia e Nizza per più di quarant’anni, arrivando vivente alla pensione. Gli sono sempre piaciuti i ricordi e le storie.

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