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Attualità | 01 settembre 2020, 07:21

Badalucco: degrado causato dalle deiezioni canine non raccolte, il Sindaco vuole tracciare il DNA dei cani

L'iniziativa prenderà forma grazie al "Regolamento sul benessere degli animali" che sarà portato in Consiglio Comunale a fine settembre.

Deiezioni canine non raccolte creano sporco e degrado tanto in città quanto nei paesi e a Badalucco, borgo della Valle Argentina, hanno pensato a una soluzione: schedare il DNA dei cani, per risalire al proprietario. La paternità dell'idea è del Comune di Carmagnola dove questo sistema è attivo da un anno e mezzo. Ora, anche l'amministrazione comunale badalucchese del sindaco Matteo Orengo vuole adottarlo. 

L'iniziativa prenderà forma grazie al "Regolamento sul benessere degli animali" che sarà portato in Consiglio Comunale a fine settembre. Il documento ovviamente non si esprimerà soltanto sull'annoso problema delle deiezioni canine ma metterà nero su bianco anche gli obblighi per chi si prende cura dei gatti (per i felini non è prevista la raccolta del DNA). Un ulteriore provvedimento che segue la stessa linea tracciata non troppo tempo fa con l'ordinanza antidegrado per regolamentare le colonie feline (LEGGI LA NOTIZIA QUI).

Il sindaco Matteo Orengo, in occasione di un recente incontro con la popolazione, ha anticipato quali saranno le procedure inerenti ai cani. L'amministrazione comunale è intenzionata a introdurre un'imposta sul possesso di questi animali. Se si vorrà evitare di pagare la tassa (Non ancora quantificata ufficialmente) si dovrà registrare il patrimonio genetico del proprio cane. In questo modo il Comune creerà una banca dati del DNA per risalire all'animale ma soprattutto al padrone, reo di non aver raccolto gli escrementi e così scatterà la sanzione per il proprietario. L'analisi sarà possibile grazie all'Istituto Zooprofilattico a Imperia, con cui il primo cittadino ha già preso contatti.  

Il provvedimento farà sicuramente discutere, così come era accaduto con l'ordinanza per i felini. Una soluzione drastica quella di raccogliere il DNA ma secondo l'amministrazione comunale necessaria per iniziare a contrastare il problema nelle vie di Badalucco, causato dall'inciviltà di chi non raccoglie le deiezioni dei cani. Con l'approvazione di questa pratica, la parola passerà ai badalucchesi. La buona riuscita dell'iniziativa dipenderà soprattutto da loro e dalla volontà di registrare il proprio amico a 4 zampe. 

Stefano Michero

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