ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Politica | 03 giugno 2020, 14:31

Anche Fratelli d’Italia Sanremo in piazza a Genova per dar voce al dissenso di una gran parte degli Italiani

Il direttivo di FdI matuziano era presente con il portavoce Antonino Consiglio e suoi tre dirigenti, Graziano Pedante, Cristina Cappelletti, Carlo Pavone ed il capogruppo in Consiglio comunale Luca Lombardi

Antonino Consiglio

Antonino Consiglio

Dalla provincia di Imperia ieri è partito per Genova un folto gruppo di rappresentanti di Fratelli d’Italia per partecipare alla manifestazione - organizzata dal portavoce regionale Massimiliano Iacobucci seguendo tutte le misure di sicurezza, dal rispetto del distanziamento sociale all’uso della mascherina - voluta dal centro destra per dar voce alle proteste degli Italiani che non credono più alle promesse fatte in questi mesi dal Governo.

Anche il direttivo di Fratelli d’Italia di Sanremo era presente con il portavoce Antonino Consiglio e suoi tre dirigenti, Graziano Pedante, Cristina Cappelletti, Carlo Pavone ed il capogruppo in Consiglio comunale Luca Lombardi. In piazza anche Gianni Berrino, Assessore regionale in quota a Fratelli d’Italia, per rappresentare anche lui tutti quei cittadini che non vogliono abbassare la testa davanti a questo Governo che non guarda affatto agli interessi del Paese.  

«Siamo scesi in piazza – dichiara il portavoce di fratelli d’Italia Sanremo – per dare voce e dignità a tutte quelle famiglie italiane che hanno ricevuto nulla o poco di quanto promesso dal Governo giallo-rosso. Migliaia di Italiani sono stati abbandonati a se stessi e lasciati senza alcun supporto concreto per contrastare le conseguenze economiche causate dall’emergenza Covid 19. Come nel resto del Paese - continua Consiglio - anche nella nostra Provincia artigiani, commercianti, agricoltori, piccole e medie imprese, professionisti, partite Iva, personale sanitario ed infermieristico ad oggi hanno visto poco o nulla degli aiuti, tanto decantati dal Presidente Conte attraverso conferenze stampa propagandistiche, che dovevano arrivare da Roma: i pochi interventi, elargiti a pioggia, si sono dimostrati completamente inefficaci, solo una minima parte delle domande per la cassa integrazione in deroga sono state pagate e la liquidità necessaria alle imprese per far ripartire l’economia tarda ad arrivare. Siamo giunti al limite delle nostra pazienza – conclude Consiglio - ed il Governo deve smetterla di prenderci in giro».

C.S.

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