Come annunciato a marzo, il campanile della storica chiesa di Sant’Egidio di Bussana Vecchia, conosciuta come chiesa grande, è stato illuminato ogni sera dall’inizio della quarantena grazie all’iniziativa degli associati di ‘Bussana Vecchia Resilient’. L’associazione si è attivata per portare un tocco di colore in questi tempi grigi a chiunque potesse scorgere lo storico simbolo del borgo degli artisti e così è stato per tutta la Fase1 del cosiddetto ‘lockdown’.
Tuttavia, la sera del 4 maggio l’associazione ha deciso di offrire un’illuminazione particolare per suggellare l’inizio della Fase2 e condividere un messaggio di speranza e creatività come stimolo per la ripresa. Nonostante la seconda fase fosse iniziata in Liguria con una settimana di anticipo, l’associazione ha deciso di procrastinare il ‘gran finale’ facendolo coincidere con l'allentamento delle restrizioni a livello nazionale, sia per solidarietà verso tutti i cittadini, sia per senso di responsabilità nei confronti della collettività e dei sanremesi.
Sulle pareti del campanile dell’antica chiesa sono state proiettate immagini di ogni forma e colore che hanno conferito nuova vita agli intonaci secolari e agli strati petrosi. Quella che normalmente appare come un’algida e severa costruzione in stile barocco, si è animata con proiezioni futuristiche e fantascientifiche, sulla scia di quanto fatto da altri artisti del paese negli anni ’90. La storia si è fusa con la contemporaneità, il rigore architettonico con le nuove tecnologie, dando spazio ad un’ibridazione artistica che ha lasciato gli spettatori dai terrazzi a bocca aperta e naso all’insù.
Gli abitanti di Bussana Vecchia invitano la popolazione a rimanere ottimisti, resilienti e propositivi in un periodo nel quale si ha bisogno più che mai di menti creative e spiriti innovatori.
Di seguito una breve poesia scritta da Vittorio Toesca C. di C. intitolata “Alla chiesa grande”
Alta e fiera di luce vestita
Con dignità secoli port’ in su le spalle
D’Egidio la pietra un tempo gremita
Or vedo sgombra d’in basso la calle
Eppur ciò che meta fu allor concepita
Tuttora più nuda sorveglia la valle
Al Nero Augusto d’Aurelia sortita,
E più che in statura nei cuori sei Grande






























