Imperia: il Comune affida la gestione del depuratore a Rivieracqua, ma stop al conferimento delle quote per l'ingresso in società

Via libera all’affidamento del depuratore a Rivieracqua, ma stop, almeno per il momento al pagamento delle quote per l’ingresso del Comune nella società presieduta da Massimo Donzella, su cui pesa un’istanza di fallimento avanzata da Amat per un debito di 1,5 milioni di euro riguardante la fornitura idrica nel dianese.

Questo è quanto ha deciso la giunta comunale di Imperia questa mattina al termine di una riunione durata più di tre ore in un clima teso, in particolar modo tra il Sindaco Carlo Capacci, che si è opposto al pagamento delle quote, e l’Assessore all’Ambiente Giuseppe De Bonis che si è invece battuto per il conferimento dei 63.483 euro alla società.

De Bonis, così come i colleghi di giunta del Partito Democratico, riferiranno quanto avvenuto questa mattina nel corso della segreteria cittadina del Pd convocata ad hoc sulla vicenda, che dovrà far chiarezza sull’eventualità di togliere o meno l'appoggio all'amministrazione.

Intanto il Sindaco ha reso noto questa mattina di aver convocato la riunione dei capigruppo in Consiglio Comunale per la prossima settimana. All’incontro sarà presente anche la presidente Amat Barbara Pirero, che riferirà ai consiglieri sull’attuale situazione con particolare riferimento all’istanza di fallimento.

Il Sindaco ha inoltre rivelato di aver chiesto al socio privato Iren di versare contanti in Amat, che ha un debito nei confronti del Comune, che “non riscuotendo il credito sta anticipando i fondi”.