Il teatro Ariston trasformato in una music-hall: è la scenografia avvolgente, verticale, tecnologica disegnata da Riccardo Bocchini per il 67° festival di Sanremo, al via il 7 febbraio. Un progetto 'pop up', perchè tutto, racconta lo scenografo, al suo terzo festival consecutivo, nasce dallo spunto offerto da un piccolo oggetto di carta.
Un semplicissimo pop up realizzato con un cartoncino ed una fustella. Da questo oggetto nasce l'idea per la nuova scena di Sanremo 2017: una linea continua, un segno progettuale che vuole trasformare il teatro Ariston in una suggestiva Music-Hall, un segno planimetrico che dia un continuum progettuale tra palco e platea. L'idea è quella di rappresentare lo spazio scenico come un grande pop up, visto da angolazioni diverse, che si trasforma in un gioco progettuale del tutto originale dove la scenografia si unisce alla grafica e alla tecnologia.
Una scenografia fatta di "punti di vista" che cambiano e si compongono intorno ai cantanti, sul palco, e al pubblico, in teatro: "Il progetto - dice lo scenografo – è caratterizzato da scomposizioni e ricomposizioni dell'oggetto, rompendo l'unicità del punto di vista. La risoluzione dell'immagine appare con la trama di angoli e piani prospettici incrociati. La percezione come in un quadro cubista cambia, non si limita ad uno sguardo, ma implica l'indagine approfondita sulla struttura delle cose e sul loro funzionamento. Tutti i manufatti scenografici, siano di ferro, di stoffa, di tecnologia, si frammentano, si comprimono, si estendono sempre da un unico elemento che è la lamella che forma il pop up. Questi movimenti ideali trovano la consacrazione nel movimento reale della parte centrale, la scala.
Lo spazio scenico del palco si apre: da una parte abbracciando il pubblico del teatro, dall'altro avvolgendo gli artisti che si esibiranno sul palco facendoli sentire al centro di uno spazio fisico che li circonda. E fondamentale, come sempre, il supporto della tecnologia che diventa essa stessa elemento scenografico.



























