A Imperia Forza Italia si riunisce per spiegare le ragioni del no alla riforma costituzionale. Toti: "Questo governo, mai eletto, cerca una legittimazione popolare che non avrà"

Le ragioni del no spiegate dal governatore della Liguria Giovanni Toti e dai rappresentanti locali di Forza Italia tra cui l’assessore regionale all’urbanistica Marco Scajola. Di fronte un nutrito pubblico di simpatizzanti e iscritti al partito che si sono riuniti alla biblioteca civica Leonardo Lagorio, la stessa che tra un'ora ospiterà il Ministro della giustizia Andrea Orlando, che sostiene invece le ragioni del sì alla riforma costituzionale che chiamerà i cittadini alle urne domenica.

“Stiamo spiegando città per città, quartiere per quartiere, se possibile casa per casa, le ragioni per cui bisogna domenica prossima votare no a una riforma che non semplifica la nostra pubblica amministrazione, anzi la complica ulteriormente. – spiega Toti - A differenza della propaganda del governo non fa risparmiare i soldi ai cittadini, ma impedirà nel prossimo futuro di fare quelle riforme che davvero servono a questo Paese, ovvero la vicinanza dei cittadini alla politica, quindi evitare di spogliare le Regioni delle loro facoltà e dei loro poteri, dopo vent’anni che combattiamo perché i cittadini possano dire la loro nelle loro città e nelle loro regioni su come vogliono essere amministrati, un’elezione diretta di chi governa davvero i cittadini, quindi del Presidente della Repubblica e del Premier.

Questa riforma va in senso assolutamente opposto. Solo per fare piccoli esempi, Renzi dice che bisogna diminuire il costo della politica in questo Paese e sarà per quello che spende 4 milioni di euro per mandare delle lettere in giro per il mondo agli italiani o che compra un nuovo aereo di Stato. Renzi dice che bisogna semplificare i rapporti tra lo Stato e le regioni e per questo, oltre alla conferenza delle regioni si inventa anche un Senato della autonomie che non è affatto delle autonomie ma dei partiti. Potremmo continuare molto a lungo. Le ragioni per votare no sono tante. C’è un vantaggio in più: da questo referendum, il governo, mai eletto dai cittadini, cerca una legittimazione popolare che non ha mai avuto e che gli italiani per fortuna domenica prossima non gli daranno visti i pessimi risultati di politica economica, di politica di sicurezza, di politica di immigrazione. Questo è un Paese fermo, questa riforma non lo fa ripartire, ma lo inchioda ulteriormente e quindi bisogna ricordare a tutti che non c’è il quorum, chi va a votare decide per tutti e quindi bisogna andare a votare e votare no”.

Sul palco, oltre a Marco Scajola, anche l’assessore regionale alla protezione civile Giacomo Raul Giampedrone, l’europarlamentare Alberto Cirio, il coordinatore di Forza Italia in Liguria Sandro Biasotti, il capogruppo di Forza Italia in Regione Angelo Vaccarezza, il consigliere di F.I. in Regione Claudio Muzio e i consiglieri comunali F.I. Antonello Ranise e Piera Poillucci.

Tra il pubblico l’ex presidente della Provincia ed ex Sindaco Luigi Sappa, il fratello di Claudio Scajola e padre di Marco, Alessandro Scajola, il coordinatore dei giovani di Forza Italia Angelo Dulbecco, l’ex amministratore delegato di Riviera Trasporti Enzo Amabile, l’ex Dirigente della Provincia Enrico Lauretti, i consiglieri comunali Gianfranco Gaggero (Forza Italia) e Alessandro Casano (Fratelli d’Italia), il Dirigente Provinciale Luigi Mattioli, l’ex Assessore Comunale Luca Volpe e l’imprenditore Riccardo Guatelli.