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Politica | 23 settembre 2016, 20:58

Regione: possibile aumento della spesa farmaceutica, Cittadinanzattiva Liguria Onlus bacchetta la maggioranza e chiede maggiore coinvolgimento

"Avevamo già chiesto di essere convocati al Tavolo tecnico di discussione insieme a Federfarma e Assofarm poichè, fin dal suo primo insediamento (vedi Libro Bianco), l'Assessore Regionale alla Sanità ha fatto della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini una delle sue bandiere istituzionali e, fino ad ora, attendiamo risposta".

Regione: possibile aumento della spesa farmaceutica, Cittadinanzattiva Liguria Onlus bacchetta la maggioranza e chiede maggiore coinvolgimento

Mauro Santucci Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Liguria Onlus interviene in merito alla sanità in Liguria ed alla spesa dei farmaci. Questa associazione teme possa esserci a breve un aumento. "Abbiamo assistito al dibattito in Consiglio regionale del 20 settembre 2016 avente ad oggetto la delibera della Giunta Regionale che vorrebbe togliere la distribuzione diretta dei farmaci da parte delle farmacie degli ospedali, per dare questo servizio alle farmacie pubbliche (Assofarm) e private (Federfarma) in nome e per conto del Servizio Sanitario Regionale". 

 

"Abbiamo notato che, mentre si svolgevano gli interventi, la maggioranza non era praticamente presente o in tutt’altro affaccendata. Alla fine, tutta la minoranza chiede il ritiro della delibera. Al momento del voto appaiono miracolosamente tutti i consiglieri della maggioranza e la proposta viene bocciata 16 a 15. Osserviamo che nella delibera della Giunta Regionale non vi è alcun riferimento ai dati di risparmio o ai dati di maggior costo dell'intervento proposto. - aggiunge Santucci - Non sono state coinvolte le farmacie ospedaliere in questo percorso di "dialogo" con i titolari di farmacie convenzionate pubbliche (assofarm) e private (federfarma) Peraltro, pur essendo noto il ruolo positivo del farmacista nel rapporto con i cittadini (che noi riteniamo un obbligo deontologico e non un optional a pagamento, proprio per non svilire il ruolo di tali professionisti sanitari a venditori di saponette), rimane anche da considerare che il farmacista "privato" è un professionista come gli altri e in tale veste debba essere assoggettato anche ai rischi di impresa. Nel senso che, se la crisi colpisce anche questo settore, certo non si possono chiedere interventi pubblici ulteriori sulle già esangui casse regionali pubbliche (dopo quelli destinati alle farmacie disagiate per 120.000 euro nell'anno 2016 che gravano sul bilancio della Regione)"."Sosteniamo in modo assoluto il lavoro della Asl1 (la Corte dei Conti ha certificato un risparmio da parte dell’Asl Imperiese di € 1.276.000,00), che deve andare fiera, insieme ai suoi cittadini, dei risultati ottenuti, cioè dei risparmi che ricadono positivamente su tutta la regione. - chiosa - Si parla - ma i dati ufficiali mancano - di ca. 7 euro per ogni farmaco distribuito tramite le farmacie, mentre è meno di 2 euro la consegna a domicilio per la Asl 1 e costo zero per la distribuzione diretta tramite farmacia ospedaliera. Avevamo già chiesto di essere convocati al Tavolo tecnico di discussione insieme a Federfarma e Assofarm poichè, fin dal suo primo insediamento (vedi Libro Bianco), l'Assessore Regionale alla Sanità ha fatto della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini una delle sue bandiere istituzionali e, fino ad ora, attendiamo risposta".

C.S.

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