'Vallecrosia Viva' punta il dito sulle 'magagne' della città, Bruno Alfonso "Diamoci una svegliata!"

"Volevo portare l'attenzione su Vallecrosia, ci sono problemi su tutti i fronti, a partire dall'ordine pubblico, zone abbandonate a se stesse, diventate ormai terrà di bulli e spacciatori". Ad affermarlo è Bruno Alfonso di 'Vallecrosia Viva' che spiega: "Via Don Bosco ne è l'esempio lampante, i residenti di questa via sono davvero disperati, non ce la fanno più, ed in più si sentono rispondere dagli amministratori che non possono farci niente. Vallecrosia è quella città che vive nell'immobilismo da oltre trent anni, è quella città dove si spende un milione di euro per costruire ponti futuristici che risultano essere poi strade senza uscita, Vallecrosia è quella città dove si dice no all'istallazione di telecamere e poi si comprano macchine di rappresentanza, Vallecrosia è quella città dove si vorrebbero fare centri commerciali affianco alle scuole rinunciando ad un ampliamento della scuola pubblica, Vallecrosia è quella città dove si perdono finanziamenti importanti per la sicurezza e per la collettività, Vallecrosia è quella città dove si rifiuta un appalto unico della nettezza urbana con i comuni limitrofi e poi si continua a dare proroghe alla ditta che non riesce a soddisfare le esigenze della città, Vallecrosia è quella città che si è appropriata il nome di città della Famiglia e continua ad aumentare le aliquote comunali, privatizza asili nido, non si fa nulla per il commercio locale, non si praticano sconti nemmeno a chi a tre bambini che usufruiscono del servizio mensa a scuola, Vallecrosia è quella città dove chi vuole affacciarsi alla vita politica della città deve per forza attaccarsi ad un fantasma della vecchia politica sennò viene screditato e deriso. Oggi intendo rivolgere un accorato appello a tutti i cittadini di buon senso, a tutti i politici locali, a tutti gli organi di controllo (prefettura, Corte dei conti, ecc..), diamoci una svegliata, facciamo qualcosa per questa città ormai devastata da tutte le vecchie logiche affaristiche-politiche, facciamo rinascere questa città magari ripartendo da quel nome tanto acclamato di cui ci siamo appropriati di città della Famiglia".