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Politica | 29 giugno 2015, 15:13

Sanremo: relazione di Mario Cotellessa alla 5a Commissione consiliare:'Accorpamento necessario, l'ospedale unico non lo vedremo mai'

“Sono un tecnico e rispondo in termini tecnici – ha proseguito Cotellessa - difendo le scelte compiute e vorrei che fosse chiaro che non mi fermo, quello che è già stato approvato andrà avanti."

Sanremo: relazione di Mario Cotellessa alla 5a Commissione consiliare:'Accorpamento necessario, l'ospedale unico non lo vedremo mai'

Si è riunita questa mattina la quinta Commissione consiliare del Comune di Sanremo, alla quale è stato invitato a partecipare il Direttore Generale dell'Asl 1 imperiese, Mario Cotellessa, accompagnato dal Direttore Sanitario Eliano Delfino, per relazionare l'assemblea in merito agli spostamenti e accorpamenti ospedalieri in corso tra le strutture della provincia.

L'incontro nasce dall'approvazione unanime, da parte del Consiglio comunale lo scorso 15 giugno, di un ordine del giorno con il quale si chiedeva di sospendere temporaneamente i progetti di riorganizzazione in corso per aprire tavoli di confronto con le singole amministrazioni comunali e gli organi preposti, a seguito principalmente di un malcontento generale proveniente dai cittadini che vivono ogni giorno questa riorganizzazione come un pericolo per la loro sicurezza. Confronto che è iniziato questa mattina in 5a Commissione, alla vigilia della Conferenza dei Sindaci di domani alla quale il Sindaco Biancheri dovrà esporre quanto approvato dall'assise cittadina.

Dibattito acceso fin dalle prime battute sull'utilità o meno della riunione che è stata guidata dal neoeletto Presidente Valerio Nurra, nominato poco prima della relazione di Cotellessa, dopo le dimissioni del consigliere Minaglia, a capo della Commissione fino ad un mese fa.

“Ho voluto fortemente questo incontro con il Dr. Cotellessa – ha commentato il Sindaco Biancheri – affinché ci esponesse il quadro di quella che è la situazione della sanità nella nostra città e credo che questo fosse un passaggio doveroso e fondamentale prima di portare l'ordine del giorno approvato in Conferenza dei Sindaci. Questa riunione nasce dalla necessità di capire, anche in termini tecnici, a cosa stiamo andando incontro.”

Il quadro delineato da Cotellessa è stato chiaro e risponde ad un progetto di riorganizzazione ospedaliera iniziato nel 2012 e che, come ha ribadito, non ha alcuna intenzione di sospendere, quanto meno per quando riguarda gli spostamenti già approvati e deliberati dagli organi competenti a cui fa capo l'azienda sanitaria provinciale, prima fra tutte la Conferenza dei Sindaci e la Regione.

“Nel 2012 – ha detto Cotellessa - è stato dato mandato ai direttori generali di approntare una riorganizzazione ospedaliera in linea con quando deciso a livello nazionale. Teniamo a mente il fatto che nella nostra provincia ci sono tre presidi ospedalieri, ma di fatto ne abbiamo uno. Siamo quindi partiti con un programma di riorganizzazione ospedaliera perché non eravamo in grado di dare un'adeguata assistenza all'interno delle tre strutture, è per questa ragione che si è percorsa la via dell'accorpamento dei reparti.”

La scelta che tre anni fa è stata fatta dall'Asl imperiese è stata quella di dislocare il servizio sanitario su tre strutture con competenze specifiche sulle quali costruire ogni singolo polo assistenziale: all'ospedale di Sanremo è stato dato un indirizzo legato il più possibile alla gestione dell'urgenza; l'ospedale di Imperia ha assunto principalmente un indirizzo elettivo in ogni specifico reparto; l'aspetto riabilitativo è stato affidato all'ospedale di Bordighera. Il tutto basato sull'idea di trasformare, anche culturalmente, all'interno della nostra provincia, la percezione dell'emergenza, che è di fatto ciò che crea malumori e incomprensioni da parte dei cittadini.

"Il concetto dell'emergenza in questa provincia deve crescere - ha commentato Cotellessa - non è togliendo il Pronto Soccorso a Bordighera, che i cittadini non avranno più assistenza, ma è creando strutture capaci di stabilizzare le emergenze e grandi strutture, come potrà essere Sanremo, capaci di gestire queste ultime al meglio, che si potrà far fronte veramente alle emergenze. E' un modus operandi che viene direttamente dalla gestione delle situazioni di difficoltà in zone di guerra." 

“Sono un tecnico e rispondo in termini tecnici – ha proseguito Cotellessa - difendo le scelte compiute e vorrei che fosse chiaro che non mi fermo, quello che è già stato approvato andrà avanti. Credo che l'accorpamento sia necessario per garantire ottimale servizio. Dal momento che non abbiamo spazi per fare tutto in un'unica sede e l'ospedale unico non lo vedremo mai, dobbiamo fare delle scelte.”

 

La Commissione ha richiesto un prospetto dettagliato di quelli che saranno gli spostamenti di reparto da una struttura ospedaliera all'altra, imminente quello che vedrà a fine luglio, il definitivo spostamento di urologia a Imperia e il trasferimento a Sanremo del Centro Ictus; periodo con cui dovrà coincidere anche l'attivazione del nuovo Pronto Soccorso dell'Ospedale di Sanremo. Quest'ultimo dovrebbe poi essere così composto: il Padiglione Castillo ospiterà l'attività di medicina e l'intensità di cure, organizzato in sei moduli. Per quanto riguarda il Borea, questo avrà il primo piano dedicato interamente all'emergenza di alta intensità, al servizio di terapia intensiva coronarica e all'osservazione breve intensiva. A salire il reparto di ostetricia e ginecologia, ortopedia e un reparto destinato alla week surgery.

Approfittando della presenza del Direttore Generale Cotellessa, il Movimento 5 Stelle ha consegnato una lettera con la quale ha chiesto ufficialmente che vengano resi pubblici i numeri e le tipologie di tumori trattati, divisi per zona, per gli anni 2013 e 2014. Richiesta scaturita dalle recenti affermazioni fatte dall'Asl 1 Imperiese sui 1.000 nuovi casi di tumore diagnosticati ogni anno nella provincia di Imperia.

“Un numero in linea con i dati italiani e con l'età avanzata della popolazione che, soprattutto a causa del suo stile di vita, è purtroppo oggi molto a rischio.” ha commentato il Direttore Sanitario Delfino.

“Abbiamo fatto una richiesta precisa e ci aspettiamo dati precisi – ha risposto Paola Arrigoni - non esistendo un registro tumori, vogliamo dati precisi relativi ai monitoraggi che sicuramente avrete fatto.”

Simona Della Croce

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