"Ancora nessuna risposta dal Primo Cittadino di Bordighera al nostro invito, del 20 febbraio scorso, di un pubblico democratico dibattito e confronto sui temi di pubblico interesse cittadino".
Il partito democratico di Bordighera torna a richiedere un'assemblea cittadina per dibattere di alcuni temi caldi inerenti alla città delle palme. "Nell’incontro, che tuttavia caldeggiamo, potremo far conoscere al sig. Sindaco la nostra posizione sui tanti temi caldi, da Lui richiamati e anche su altri di cui molto si dibatte, non ultimi quelli trattati nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale. - spiegano dal PD - Quello del 31 marzo u.s. è stato un Consiglio importantissimo poiché prevedeva la presentazione del bilancio di previsione per il 2015. In questa occasione normalmente si capisce da che parte una amministrazione vuole andare, in termini di pianificazione del bilancio, certo, ma anche di idee, di priorità, di scelte politiche e…di buon senso. In una realtà come la nostra non bisogna rappresentare voli troppo pindarici bensì cercare di esaudire i bisogni del territorio che si assumono dal confronto con i cittadini, anche da quelli che, magari, non si riconoscono con una certa maggioranza".
"E’ il caso dei Consiglieri di minoranza, in particolare di quelli che interpretano il loro mandato in chiave profondamente partecipativa, analizzando, approfondendo, fino a proporre delle alternative alle determinazioni della maggioranza e, il più delle volte dei suggerimenti di puro buon senso. Questo è tanto più utile nel caso di una Amministrazione che ha fatto degli annunci una politica di propaganda, destinata però a venire ridimensionata appunto, dai lacci del bilancio. - affermano dal PD - Si apprezza ancor più in questi casi, la tigna e la determinazione delle minoranze (di certe minoranze), che scavando in progetti e delibere, mettono a nudo limiti interpretativi, suggerendo il più delle volte responsabili e percorribili alternative".
"Nel caso specifico del 31 marzo una sventagliata di proposte e di suggerimenti l’ha avanzata il gruppo di “Bordighera in Comune” intervenendo su argomenti, a volte non facili da approfondire per le implicazioni burocratiche che comportano, ma che colpiscono i cittadini in maniera inesorabile. - ricordano dal PD - Valga per tutti l’intervento sulle aliquote per i terreni edificabili che risultano superiori a quelle della casa che si dovrebbe su quel terreno costruire; per non parlare delle sanzioni che si comminano su IMU verso variazioni di valori catastali. E poi le riflessioni di grande buon senso sui lavori in corso sul rio Borghetto e l’adiacente Via Pasteur, con tutte le problematiche che stiamo già sperimentando, legate a quella viabilità. Per finire con la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, che ci vede quale fanalino di coda non solo della provincia ma di tutta la regione. Un traguardo che la dice lunga su sensibilità e precisa volontà di affrontare un argomento che da molte parti si è trasformato in risorsa, mentre per Bordighera risulta un mortificante e oneroso balzello (da far gravare, ovviamente, sulle spalle – sempre meno capaci - dei cittadini)".
"Ricordiamo che il confronto politico pubblico, così inteso, è un elemento tradizionale ed essenziale di democrazia poiché permette di mettere l’opinione pubblica (in questo caso i cittadini) nelle condizioni di capire meglio le diverse posizioni di fronte alle varie problematiche senza filtri mediatici, che, quando non asettici, paiono nel nostro panorama locale scarsamente obiettivi e super partes. Il Partito Democratico di Bordighera vuole, pertanto, aggiungere un altro tema, per noi democratici, vitale: la legalità e la situazione specifica di Bordighera letta alla luce dell’ultima e recente relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia".
"Desideriamo, sommessamente e con garbo infine, informare il Primo Cittadino della differenza che intercorre tra un Partito e un’Istituzione. Nella Sua, pensiamo ormai dimenticata dichiarazione pubblica, il Sig. Sindaco aveva chiesto al PD di Bordighera, in qualità di “organo politico amico della Regione” quale fosse la posizione su due note vicende cittadine. Tuttavia il Partito non è un “organo politico” amico o nemico, in base alle circostanze, di questa o quell’Istituzione, bensì un’Associazione di cittadini, ai sensi dell’art. 49 della Costituzione, che concorre, democraticamente, a determinare la politica nazionale".
"Pur nella perplessità che tali affermazioni ci suscitano, siamo ancora una volta obbligati a rimarcare la ricorrente tendenza della maggioranza che amministra Bordighera a privilegiare una politica di meri annunci e proclami che preferisce sottrarsi a confronti pubblici e reali" - chiosano dal PD.












