Sono presenti anche molti dipendenti della Provincia di Imperia, partiti ieri sera dal capoluogo in pullman, organizzato da CGIL e CISL e con il contributo economico dei lavoratori della Provincia di Imperia, al presidio iniziato alle 13 e che andrà avanti fino alle 18.30 in piazza delle 5 Lune nei pressi del Senato a Roma.
"Il riordino territoriale - evidenziano i sindacati - poteva essere il banco di prova del Governo ‘innovatore’. Invece si sta rivelando il suo più clamoroso fallimento". È duro il giudizio dei sindacati del lavoro pubblico Fp-Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl che, dopo aver lanciato l’allarme nei giorni scorsi sulla vicenda delle Province e del loro personale, domani a Roma, dove prosegue la discussione sulla Legge di Stabilità.
Una protesta rafforzata dagli emendamenti proposti dal Governo e definiti 'inaccettabili' dalle federazioni dei dipendenti pubblici di Cgil Cisl e Uil: “C’è buio totale sul riordino delle funzioni, ma in compenso si vedono benissimo i tagli alle risorse (3 mld, da qui al 2017), il caos per i 56.000 lavoratori allo sbando e il divieto di prorogare i 2.500 contratti precari, che equivale a decretare l’impossibilità di garantire i servizi. Se necessario – concludono - proseguiremo la mobilitazione occupando le sedi istituzionali competenti, fino a quando non avremo riposte certe sul futuro del personale e dei servizi”.