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Politica | 05 agosto 2014, 16:46

Protesta di questa mattina dei dipendenti della Idroedil: interviene l'associazione 'Ambiente Salute'

"Siamo preoccupati anche noi per i lavoratori della Idroedil, vittime di un sistema che è stato poco attento e molto superficiale. Però, si dovrebbero rendere conto, che se venisse realizzato l’impianto unico di smaltimento ai Colli, il loro contratto non sarebbe a tempo determinato, visto che il lotto 6 è progettato per durare 28 mesi, ma sarebbe duraturo nel tempo".

Protesta di questa mattina dei dipendenti della Idroedil: interviene l'associazione 'Ambiente Salute'

"Siamo preoccupati anche noi per i lavoratori della Idroedil, vittime di un sistema che è stato poco attento e molto superficiale. Però, si dovrebbero rendere conto, che se venisse realizzato l’impianto unico di smaltimento ai Colli, il loro contratto non sarebbe a tempo determinato, visto che il lotto 6 è progettato per durare 28 mesi, ma sarebbe duraturo nel tempo. La lotta che portiamo avanti oramai da qualche anno, punta non a penalizzare il lavoro dei dipendenti della società che gestisce da quasi 40 anni i rifiuti in provincia, ma cerca di trasformare il sistema in qualcosa di più sano per l’ambiente e meno oneroso per i cittadini".

Lo scrive l'associazione 'Ambiente-Salute' di Sanremo e Taggia, in relazione alla protesta di questa mattina dei dipendenti della Idroedil, pubblicata dal nostro giornale: "Certo - prosegue - una discarica posta in località balneari, come Sanremo e Arma di Taggia, visibile dal litorale, non giova al turismo ed allo sviluppo delle due cittadine, inoltre siamo nel 2014 e il nostro sistema di smaltimento dei rifiuti è a dir poco 'medioevale', senza parlare del fatto che le discariche a cielo aperto sono bandite dall’Europa a cui paghiamo sanzioni con fior di milioni di euro ogni anno. Scavare colline riempirle di immondizia si mette a rischio la salute degli abitanti, si creano miasmi insopportabili, si aumenta il rischio di inquinare le falde acquifere, si distrugge flora e fauna il tutto solo allo scopo di non voler fare un cambiamento nella gestione provinciale del ciclo dei rifiuti. Non ci sentiamo responsabili se la Provincia di Imperia e le persone coinvolte sono state sorde alle nostre proteste, iniziate 3 o 4 anni or sono, certo avessero ascoltato i comitati e le associazioni, forse oggi non saremmo a questo punto. Comuni come Capannori, Lucca, Treviso, insegnano come si deve trattare il rifiuto, che oggi è ritenuto una risorsa. Risorsa è occupazione, e se la Provincia e Regione invece di limitarsi a far scavare buchi nelle colline, avessero di fatto adottato il porta a porta inducendo i comuni ad attuarla, come vuole la legge e l’Europa, oggi non saremmo in questa situazione. Non è assolutamente vero che Il programma rifiuti zero con un porta a porta spinto, abbia una tempistica lunga da richiedere tempi impossibili, Taggia lo ha attuato in breve tempo (pochi mesi) con un risultato al 75% abbassando di fatto le spese non conferendo in discarica i rifiuti, ecco cosa scrive il sindaco Genduso ai cittadini 'Vista la grande partecipazione dei cittadini alla raccolta differenziata porta a porta, si è realizzato un risparmio di circa 300.000 euro sulla spesa per il conferimento dei rifiuti in discarica, per cui la tariffa relativa alle utenze domestiche diminuisce in maniera proporzionale per tutte le famiglie'."

"Il programma rifiuti zero in realtà virtuose - termina l'associazione - ha portato nuova occupazione, basterebbe documentarsi su ciò che afferma Rossano Ercolini, (in visita a Finale ligure il 10 Agosto 2014) per capire quanto si possa ottenere da un riciclo del rifiuto.  Restiamo comunque a disposizione delle organizzazioni sindacali e dei portavoce dei dipendenti della Idroedil per un confronto e per cercare eventuali possibili soluzioni".

Carlo Alessi

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