L'avvocato Patrizia Polliotto torna a commentare il 64° Festival della Canzone Italiana, in particolare la terza serata: "Il solito turpiloquio, anche se più leggero, della Littizzetto non ci è piaciuto: era un elogio alla bellezza che doveva essere tutto fuorché ammettere questo tipo di linguaggio per cui è un peccato che sia riuscita a rovinare una bella idea e comunque un discorso piacevole con questa forma poco piacevole al contenuto".
Continua la discesa degli ascolti "quindi non è una buona indicazione che arriva dal pubblico" e ancora "questo televoto che non lascia il tempo di sedimentare, di lasciare gustare le canzoni come si deve - conclude la Polliotto - e in questo modo non si possono apprezzare abbastanza".














