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Eventi | 11 febbraio 2013, 07:41

Ospedaletti: fino al 15 marzo all'hotel Firenze la mostra "Ditelo con un carciofo"

Realizzata dal giornalista Claudio Porchia e dal cartoonist Tiziano Riverso, questa esposizione rientra nella terza edizione della manifestazione “E’ tempo di carciofi”.

Ospedaletti: fino al 15 marzo all'hotel Firenze la mostra "Ditelo con un carciofo"

Fino al 15 marzo, nelle sale dell’hotel Firenze di Ospedaletti prosegue la seconda edizione della mostra “Ditelo con un carciofo” realizzata dal giornalista Claudio Porchia e dal  cartoonist Tiziano Riverso . La mostra, inserita nella terza edizione della manifestazione “E’ tempo di carciofi”, rappresenta una originale e divertente raccolta di curiosità, aforismi e aneddoti sul carciofo.

Sull’onda del grande successo ottenuto lo scorso anno, la mostra si è arricchita di nuovi testi curati da Claudio Porchia ed impreziositi dalla matita ironica di Tiziano Riverso. Un viaggio alla scoperta di questo straordinario ortaggio, che permetterà ai visitatori di scoprire che il carciofo si trova dappertutto: nella letteratura, grazie all’ode scritta da Pablo Neruda o alla metafora di Italo Calvino sul mondo, nella poesia come nella pittura e nell’arte. Il carciofo è presente nel cinema (“Il fantastico mondo di Amelie”)  e nelle canzoni, (“i carciofi son maturi” delle Figlie del Vento) e la sua storia accompagna quella dell’uomo dalla mitologia ai tempi moderni, contro il cui logorio costituisce un efficace rimedio. Parlano di lui, Caterina de Medici, che li adorava fino a farne indigestione, e Vittorio Emanuele, che per primo persegue la “politica del carciofo”.

La bellissima Marylin Monroe conquistò nel 1949 l’ambitissimo titolo di regina del carciofo che ogni anno viene assegnato oltreoceano, mentre per gli arabi è femmina e si chiama alcachofa, da cui prende il nome. E’ afrodisiaco, Isabel Allende lo inserisce in una eccitante ricetta, ispira fontane e palazzi. Libereso lo consiglia per le sue proprietà medicinali, ma in particolare è ottimo in cucina sia cotto che crudo, e la mostra chiude riportando alcune ricette dell’Artusi,  ricche di dissertazioni e spunti interessanti. La mostra, con ingresso gratuito, resterà aperta dal 9 febbraio al 15 marzo 

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