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Eventi | 02 agosto 2012, 07:44

Imperia: sabato prossimo alla libreria 'Ragazzi' la presentazione del nuovo libro di Rosella Postorino

Si tratta de 'Il mare in salita - Da Sanremo a Dolcedo passando per i bricchi' e ne parlerà, alle 21, insieme ad Antonella Viale.

Imperia: sabato prossimo alla libreria 'Ragazzi' la presentazione del nuovo libro di Rosella Postorino

"Il modo in cui è fatta la nostra Riviera è una buona metafora della vita: è un territorio inclinato, faticoso, è come se mettesse subito in chiaro che la vita sarà un percorso in salita. Per stare in Liguria devi imparare a respirare, proprio come per rimanere in vita. Però davanti c'è sempre l'altrove, reale o immaginato: il mare": lo dice Rosella Postorino, autrice tra l'altro de 'Il mare in salita - Da Sanremo a Dolcedo passando per i bricchi' (Laterza, 180 pp., 10 euro), il libro di cui parlerà insieme a Antonella Viale sabato prossimo alla libreria Ragazzi di Imperia (ore 21).

Autrice di due romanzi e di questa controguida che Laterza affida a scrittori importanti per descrivere l'Italia vista con uno sguardo non turistico e quindi non sempre innamorato, Rosella Postorino vive a Roma, dove fa l'editor per la casa editrice Einaudi. Ma viene da San Lorenzo ed è nata in Calabria poco più di trent'anni fa, è totalmente mediterranea, ma riesce a vivere nella metropoli. È, forse involontariamente, il simbolo della parte migliore di una generazione nuova: quella del nomadismo intellettuale, del melting-pot come realtà che da ottimi frutti, di un senso di appartenenza e un affetto mai acritico. I giovani non sono sempre i Peter Pan dello stereotipo. E quindi è una donna da incontrare e da ascoltare.

'Il mare in salita' è un libro interessante anche per gli indigeni: parla dell'estremo Ponente ligure visto con lo sguardo della scrittrice e affrontato a colpi di memoria: Postorino parla solo dei luoghi che ha scelto, che ha vissuto, che risvegliano ricordi personali o collettivi. È una guida speciale, quella che trascura Bordighera, Ospedaletti, Ventimiglia, Diano Marina, Pieve di Teco... e invece parla di Cipressa, Lingueglietta e San Lorenzo al Mare. In modo tutt'altro che melenso, non sarebbe nemmeno il caso di dirlo perché Postorino è una scrittrice vera, che ha costruito il libro come un memoir a più voci, tutte sue: un po' più ragazza, già fuori casa, adulta. Tra gli obiettivi, c'è: "evitare il pittoresco - spiega Postorino - con il libro diventa quasi un'educazione sentimentale, la storia mia, dei miei amici, del mio amore, dei miei genitori. Ma volevo raccontare il Ponente Ligure, conosciuto solo per il Festival di Sanremo o come il mare dei piemontesi, anche da una prospettiva diversa: quella di campione dei problemi dell'Italia".

L'autrice scrive di cementificazione, ma anche di bellezza, riesce a scovarla nei luoghi più impensati e meno prevedibili. A volte prende a prestito la mano leggera di Calvino, altre quella più greve di Pavese, cita abbastanza spesso, come se volesse invitare alla lettura, oltre che alle passeggiate tra cultura e bellezza. Il Ponente è davvero una metafora dell'esistenza e anche dei guai della nazione: Rosella Postorino ci invita a riflettere raccontando storie 'non sempre a lieto fine', che si leggono d'un fiato, come si diceva un tempo. 

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