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Politica | 27 aprile 2012, 00:04

Sanremo: il consiglio comunale approva all'unanimità un ordine del giorno per il mantenimento del Tribunale

"La nostra non è una battaglia di bottega e non è un interesse di parte, è un servizio da dare ai cittadini" ha detto Massimo Donzella. ""Chi ci perderà saranno i cittadini, dobbiamo essere tutti uniti" ha aggiunto Alessandro Sindoni.

L'intervento di Massimo Donzella

L'intervento di Massimo Donzella

Il consiglio comunale di Sanremo, dopo una lunga discussione, ha approvato un ordine del giorno in cui si impegna l'Amministrazione a farsi portavoce presso il Ministero delle esigenza del mantenimento del Tribunale di Sanremo. E' stata anche prevista una delegazione per recarsi direttamente a Roma a rappresentare l'istanza chiesta da tutte le forze politiche senza distinzione di colore.

"La riduzione dei costi non è l'elemento primario che supera tutti gli altri - ha esordito Massimo Donzella - Ci sono per esempio la sicurezza del nostro territorio, la possibilità di esercitare la Giustizia verso tutti i cittadini, l'attuare un corretto decentramento. Questi sono gli aspetti che devono essere prevalenti. La nostra è la quarta città della Liguria come popolazione, e il nostro Tribunale ha un carico di lavoro decisamente superiore a quello del capoluogo. Qui ci sono specificità presenti nella Legge Delega, come la presenza del casinò o il transito di sostanze stupefacenti presso il confine. La nostra non è una battaglia di bottega e non è un interesse di parte, è un servizio da dare ai cittadini. Ritengo quindi che sia un problema politico e non tecnico - prosegue Donzella - In Regione è stato approvato un mio ordine del giorno in difesa del Tribunale di Sanremo. Noi abbiamo tutte le ragioni per mantenere questo servizio, altrimenti sarebbe anche un decadimento per la nostra città". 

"Chi ci perderà saranno i cittadini - ha detto Alessandro Sindoni - un abitante di Dolceacqua deve percorrere ora 9 km e un domani, se questa chiusura sarà confermata, ne dovrà percorrere 60 con tutti i relativi costi anche di Autostrada. Ci saranno problemi di viabilità, inquinamento e carenza di infrastrutture. Dobbiamo essere tutti uniti. Il contrasto dalla criminalità ed il funzionamento potranno essere soddisfatti solo con il mantenimento del Tribunale di Sanremo".

"Bisogna spiegare ai cittadini - ha detto Andrea Gorlero del Pd - che questa non è una battaglia corporativa, ma è qualcosa che si traduce in un rispetto del ruolo della nostra città e dei diritti dei cittadini, e in una caduta del prodotto interno lordo della nostra città. Come ha detto il presidente Lombardi sarà necessario mettere mano al portafoglio, per togliere ogni motivazione al ministero".

"Serve anche una nostra presenza fisica al Ministero e non solo un documento approvato dal consiglio comunale - ha detto Daniela Cassini - registro un ritardo dei partiti che hanno una rappresentanza in Parlamento. Non si può pensare che non ci sia una sede universitaria a Sanremo ma che ci sia ad Imperia, che manchino uffici che rappresentano anche l'economia della città, e che l'incubatore di impresa sia stato individuato ad Imperia e non qui". 

"Ora capisco perchè il presidente del Consiglio Mario Monti voleva liberalizzare i taxi - ha detto ironicamente Massimiliano Moroni del Pdl - ed è percchè chiudendo i servizi, come il Tribunale di Sanremo, si è obbligati a spostarsi. Si parlava dello spostamento via mare, ma in questo momento il porto di Imperia ha qualche problema...".

"Sono questi i temi che creano nella gente i sentimenti dell'antipolitica - ha detto Luca Lombardi - penso anche alle notizie lette sui giornali sulle famose 400 auto blu, per circa 10 milioni di euro, quando in casa ci sono 800 auto già non utilizzate in un parco macchine di 65 mila auto. Rinunciamo a qualche auto e manteniamo il Tribunale di Sanremo. Per me il Tribunale ha anche un aspetto sociale - ha proseguito con la sua solita ironia - poichè quando il mio negozio è chiuso, mi reco in Tribunale ed incontro tante persone !".

L'ordine del giorno è stato infine approvato ovviamente all'unanimità, tra gli applausi dei tantissimi avvocati presenti in sala.

Federico Marchi

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