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Eventi | 05 novembre 2010, 16:36

Area Sanremo 2010: intervista a Roy Paci, membro della Commissione giudicante

L'autore di 'Toda joia, toda beleza' si confida al nostro giornale e ci spiega la sua partecipazione.

Area Sanremo 2010: intervista a Roy Paci, membro della Commissione giudicante

Da una settimana sono iniziate le audizioni ad Area Sanremo, il concorso che porta due giovani al Festival 2011. Passata l’influenza Roy Paci (l'intervista audio cliccando QUI) è tornato al suo posto, a fianco di Eleonoire Casalegno e Mario Lavezzi, per ascoltare i ragazzi e decidere quali saranno i ‘40’ che andranno avanti e che verranno poi ulteriormente scremati per arrivare ai 10 da ‘consegnare’ alla Rai, che poi sceglierà i 2 che saliranno sul palco dell’Ariston.

Cosa c’è di ‘sanremese’ tra i giovani che hai già ascoltato? “C’è tanto di sanremese e, poi, a seconda della preparazione del livello tecnico dei singoli ragazzi è all’altezza della situazione. Peccato che manchi qualcosa di ‘diverso’, soprattutto per le tematiche affrontate, che appaiono un po’ ‘intristiti’ dsa concetti sulle delusioni d’amore che abbiamo sempre sentito. E’ raro trovare qualcosa di particolare, che possa destare interesse ed emozione, ma il livello di preparazione è più che sufficiente”.

Perché a Sanremo, quasi sempre vince la canzone melodica e non quella più briosa, come accaduto con Alexia qualche anno fa? “Io non lo so e non posso sapere qual è l’idea delle varie giurie, senza dimenticare quanto è accaduto l’anno scorso con l’orchestra. Non penso sia però necessario portare un pezzo alla 'Toda joia toda beleza', perché anche le canzoni melodiche, dovrebbero avere un minimo di rispetto al passato (pensando agli ‘evergreen’ della musica italiana), con brani importati e con un tessuto forte. Ma anche canzoni che hanno un target più ‘caciarone’ e divertente hanno fatto la loro ‘porca figura’. Come ad esempio i ‘Pitura Freska’ che cantarono ‘Papa Nero’. Bisogna avere la capacità e quell’uncino che possa catturare l’interresse e l’attenzione del pubblico”.

Cosa porterebbe Roy Paci ad un Festival di Sanremo? “Io spiazzerei anche i miei discografici e porterei un brano intenso e lento, che già nell’ultimo album ho affrontato. Quando poi fai un pezzo di successo come ‘Toda joia toda beleza' fai fatica ad uscire da questa connotazione, per arrivare a ‘L’ultimo latinista’, un pezzo struggente che parla di me stesso. Alla gente voglio dire che anche io posso essere l’uomo malinconico che ascolta musica così. Mi farei aiutare da ‘maestri’ che questa materia la sanno ‘plasmare’ bene. Tra questi sicuramente il nostro presidente di commissione, Mario Lavezzi”.

Carlo Alessi

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