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| 27 marzo 2015, 13:19

Nel 1908, Benito Mussolini in Riviera. Il racconto del lettore Pierluigi Casalino

"Il Benito Mussolini socialista maturò ad Oneglia le sue doti di giornalista, di agitatore sociale e di guida politica"

Benito Mussolini

Benito Mussolini

"Al pari di Filippo Buonarroti, che ad Oneglia, predicò il verbo della nuova educazione scolastica scaturita dall'esperienza della Rivoluzione Francese, distinguendosi come tribuno di grandi qualità riformiste, il Benito Mussolini socialista maturò nella città ligure le sue doti di giornalista, di agitatore sociale e di guida politica. Doti che il futuro Duce andò sviluppando nella fase interventista e poi decisamente in quella fascista. Ad Oneglia Mussolini giunse nel 1908, al termine della travagliata esperienza svizzera, dopo aver trovato lavoro come insegnante presso l'Istituto Tecnico Pacifici di Piazza Ulisse Calvi. Si presentò subito con il carattere dirompente di anticlericale e di massimalista, venendo accolto con favore dai socialisti locali, che conquistò con la sua veemente retorica barricadiera spesso manifestata in comizi tenuti in zona. Gli venne anche offerta la direzione del quotidiano socialista onegliese 'La Lima', dalle cui colonne entrò in polemica con istituzioni e giornali del posto.

Mussolini non aveva molta considerazione del denaro, del quale, peraltro, era costantemente privo, facendosi la nomea di cattivo pagatore. Tuttavia con grande sorpresa si apprese più tardi che aveva finanziato a sue spese 'La Lima'. Perennemente al verde, Mussolini conduceva la propria esistenza tra donne e comizi, con qualche pausa dedicata alla sua passione dilettantesca per la musica. Non si contano le avventure occasionali con il gentil sesso, anche se l'unica storia seria lasciò un segno profondo in lui. Amò infatti la modista Pasqualina Amoretti, della quale si ricorderà con affetto quando più tardi questa fu colpita da un male incurabile. Non mancò di farsi sentire vicino alle sue sofferenze, tramite il Prefetto di Imperia, nonostante le preoccupazioni politiche del momento, a metà degli anni Trenta, dovute alla crisi abissina.

Il periodo onegliese venne comunque ricordato con simpatia da Mussolini, un Mussolini che, dopo la conversione alle idee fasciste, troverà difficile accoglienza  in terra ligure: durante i giorni della Conferenza di pace del 1920 a Sanremo, le forze dell'ordine diffidarono, non a caso, dal dare ospitalità a Benito Mussolini nella Città dei Fiori, considerata la sua pericolosità per le istituzioni dello Stato. Per ironia della Storia, due anni più tardi, dopo la Conferenza di Rapallo (dove venne siglata l'intesa tra la Germania e la Russia dei soviet, nota come il cosiddetto Rapallo Gheist), Mussolini conquistò il potere in Italia, grazie a quelle stesse  istituzioni che aveva da sempre avversato da una parte e dall'altra dello schieramento politico.

Pierluigi Casalino".

Redazione

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