Riparte già il Festival di Sanremo pensando al 2016: le riflessioni del nostro lettore PierLuigi Casalino

Sanremo non ha mai fine. Non è una storia a puntate, ma è un racconto continuo, ricco di colpi di scena e di rinnovate aspettative e sorprese. Una suggestione unica quella di Sanremo che si intreccia con la storia del Bel Paese.

'Il Volo', il gruppo vincitore del Festival 2015, lancia intanto il suo nuovo  prestigioso album "Sanremo grande amore New edition" e allegato dvd inedito. Un album, in sé bellissimo, che richiama nel nome le atmosfere della manifestazione canora matuziana coniugandole con la straordinaria ricaduta mediatica che Sanremo ha sul mondo dello spettacolo e del costume anche non nazionale. E tutto mentre già si annunciano selezioni e confronti tra voci nuove e vecchie in vista della prossima edizione dell'evento in programma nel febbraio 2016. Un universo di parole, di musica è Sanremo, e di colorati momenti di Riviera in una incessante teoria di fantasia e di business.

Una miscela di trasgressiva narrazione dello spirito italico a cui sta stretta la cintura di Nesso della crisi e che, aldilà delle indicazioni statistiche, resta un castigo da cui non ci si riesce ancora a liberare. Sanremo tuttavia prova con il suo carisma a far dimenticare i problemi - se pur di fatto non ci riesca mai completamente, data la mole dei problemi - anche quando la situazione è così  devastante.

Una realtà difficile a cui Sanremo non si sottrae, ma che contribuisce a rendere meno amara. L'augurio vero è quello che il prossimo anno Sanremo non sia più solo un effimero placebo, ma torni ad essere una favola del made in Italy.